Da Alessandria all’Italia, all’Europa, al Giappone. Con mani legate al territorio, mani sapienti di artigiani che si inscrivono a pieno titolo nella storia del settore manifatturiero d’eccellenza della provincia. È la storia di Lapis, azienda trentennale rilevata sei anni fa dai coniugi Fabrizio Davin e Patrizia Belperio, che hanno apportato al laboratorio uno stile fresco e un design più giovanile.
Pelle, la loro, di un design che non sfigura al fianco di brand di alta manifattura, nelle boutique di alta moda: è questo il target dell’azienda (con sede in via Bruno Buozzi, 49) che cresce e si espande sempre di più negli armadi di chi apprezza la qualità made in Italy.
Materia prima di qualità
“Grazie al talento dei designer e alla maestria degli artigiani – raccontano – Lapis combina la tradizione con l’innovazione moderna. Ogni pezzo viene studiato con la massima attenzione ai dettagli, seguendo le ultime tendenze della moda e utilizzando solo pelli pregiatissime provenienti da fornitori affidabili e rispettosi degli standard etici”.
Risultato, un design su misura: ogni dettaglio del capo viene studiato per soddisfare il cliente finale adattandosi perfettamente alla sua fisionomia. “Siamo disponibili – comunicano – per consulenze personalizzate. Il nostro servizio clienti è pronto a fornire supporto durante tutto il processo di acquisto”.
Certo, i capi ottenuti non potrebbero vantare una tale qualità se il punto di partenza non fosse una materia prima raffinatissima. È il caso della pelle di Lapis, che anche dal punto di vista dei materiali sa cavalcare l’onda dell’innovazione con la pelle stretch.
Trattasi di un tipo di materiale ottenuto attraverso l’applicazione di uno strato elastico sulla superficie della pelle naturale, che le conferisce elasticità e offre numerosi vantaggi in termini di comfort e vestibilità. La giusta soluzione, insomma, per un pantalone, una gonna o una giacca che siano comodi, flessibili e ben adatti al corpo di chi li veste.
Appuntamento nel loft
E a proposito di laboratorio… da Lapis lo chiamano “Il loft”: una parola sola per racchiudere il concetto di quello che è anche uno show room, la bottega di un sarto, un magazzino con oltre cento tipi diversi di pelle. E un luogo dove il cliente possa sentirsi coccolato: ecco il ruolo della cucina, delle poltrone, dell’ambiente luminoso. Perché a questi livelli un e-commerce sarebbe superfluo: nel dialogo tra Lapis e le boutique che espongono il prodotto finito, l’invito dell’azienda è proprio quello a visitare il loft, la fucina della moda in cui si può osservare dalla pelle grezza al prodotto finito.
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