Oltre: «Un podcast per raccontare le storie silenziose delle donne»
Il progetto del centro antiviolenza Me.dea che mira a sensibilizzare su quanto la violenza di genere sia dilagante e spesso "nascosta". L'intervista a Chiara Saletta
CASALE – In un mondo in cui le storie di chi subisce abusi spesso rimangono nell’ombra, l’idea innovativa del centro antiviolenza Me.dea è stata quella di portarle alla luce, unendo le voci di tantissime donne nel podcast “Oltre – Storie di libertà“. Oggi, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre, ne abbiamo parlato con la coordinatrice Chiara Saletta, operatrice del centro Me.dea. Siamo andati a trovarla presso la sede di Me.dea a Casale.
«Nello sviluppo del podcast abbiamo affrontato diverse sfide – racconta Saletta – Da un lato, volevamo evitare un approccio banale ma allo stesso tempo anche eccessivamente tecnico, che potesse risultare poco coinvolgente per chi non lavora nel settore. Dall’altro non volevamo che le donne coinvolte si sentissero esposte o riconoscibili. Per questo motivo, abbiamo scelto di raccontare storie verosimili, cucite insieme dalle esperienze che affrontiamo ogni giorno al centro, per rappresentare storie comuni senza identificare nessuna persona in particolare».
«Per far capire quanto sia facile ritrovarsi una relazione abusante»
Il podcast Oltre, disponibile in streaming su Spotify, è composto da cinque storie ognuna abbinata a un’intervista di approfondimento. Le puntate escono ogni primo giovedì del mese, da novembre a marzo.
«Le storie sono narrate in terza persona per garantire una maggiore distanza emotiva: questo approccio permette alle ascoltatrici di rispecchiarsi nella narrazione senza sentirsi direttamente coinvolte. Al tempo stesso, chi non ha vissuto queste situazioni può capire quanto sia facile trovarsi in una relazione abusante, indipendentemente dalla propria volontà o consapevolezza». Le storie sono state scritte da diverse operatrici di Medea. Ognuna racconta di donne e contesti diversi, affrontando anche tipi diversi di violenza: da quella psicologica a quella fisica, passando anche per quella economica, mostrando come queste forme siano spesso interconnesse.
«Anche se le storie variano, emerge sempre un elemento comune: il senso di colpa che spesso accompagna le vittime, alimentato da stereotipi e pregiudizi radicati nella nostra cultura». Il podcast non si limita a informare, ma punta a stimolare una riflessione profonda. «È importante che si parli di questi temi non solo per sensibilizzare, ma anche per offrire strumenti concreti, soprattutto ai giovani. Per questo stiamo valutando di portare il progetto nelle scuole superiori, dove già lavoriamo con iniziative mirate alla prevenzione».
Storie sulle donne che però sono dedicate a tutti, senza distinzioni di genere. «Un altro aspetto centrale che abbiamo voluto inserire nel podcast è l’interlocuzione maschile: nelle puntate intervista abbiamo scelto di far intervenire Enzo Governale, nel ruolo dell’uomo che cerca di capire per contrastare la violenza».
Proprio su questa linea, anche noi de Il Piccolo ci siamo impegnati per portare alla luce uno scenario drammaticamente “silenzioso”. Disponibile da oggi su ilpiccolo.net il docufilm “Oltre il silenzio – I numeri della violenza sulle donne”.