Piemonte: nuove regole per le rinnovabili nelle ‘aree tampone’ del sito Unesco
Misure più restrittive per salvaguardare il paesaggio nelle Langhe-Roero e Monferrato
TORINO – La Giunta regionale del Piemonte ha approvato una delibera che introduce misure più stringenti per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra e agri voltaici nelle zone tampone (Buffer zone) del sito Unesco “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato.” Le nuove indicazioni puntano a salvaguardare il contesto paesaggistico e ambientale delle aree che circondano le Core zone di eccellenza.
I progetti di impianti nelle Buffer zone dovranno:
- Essere corredati da studi che attestino la compatibilità con il paesaggio.
- Garantire la tutela delle visuali aperte dai principali punti di osservazione.
- Preservare i percorsi panoramici e le caratteristiche dei paesaggi vitivinicoli, collinari e dei crinali.
- Ottenere il parere della Commissione locale per il paesaggio.
Rinnovabili e paesaggio
«Tutelare il paesaggio è fondamentale in aree di grande pregio turistico ed enogastronomico,» spiega l’assessore regionale all’Ambiente e Energia Matteo Marnati. «Questa delibera rappresenta un passo importante verso un equilibrio tra lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la conservazione del patrimonio paesaggistico.»
L’assessore Marco Gallo aggiunge: «Le nuove linee guida aiuteranno i Comuni a recepire rapidamente nei piani regolatori i principi Unesco. Attualmente, il 75% dei Comuni delle Buffer zone ha avviato la procedura di adeguamento urbanistico, mentre il 20% ha già completato il processo, offrendo un’ulteriore protezione ai beni valorizzati.»
Il sito Unesco “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte” interessa:
- 29 Comuni in Core zone (aree di eccellenza suddivise in sei componenti, tra cui La Langa del Barolo e le colline del Barbaresco).
- 99 Comuni in Buffer zone, che circondano le Core zone per un totale di 100 Comuni coinvolti, tra cui Cella Monte, unico interamente in Core.