Novi: grande partecipazione per “Nulla da perdere tranne la vita”
La Biblioteca Civica ha ospitato Marina Vignolo nella rassegna “Novi d’autore”. Il libro affronta la prepotenza maschile con storie toccanti e poesia
NOVI LIGURE – Un numeroso pubblico ha partecipato giovedì 14 novembre alla presentazione di “Nulla da perdere tranne la vita”, l’ultimo libro di Marina Vignolo, scrittrice genovese d’adozione novese, nell’ambito della rassegna letteraria “Novi d’autore”. L’evento, arricchito dalla partecipazione di Chiara Barella, che ha dialogato con l’autrice, e Elisa Francese, che ha letto alcuni estratti, ha emozionato i presenti.
Storie di donne e poesia
La raccolta, edita da La Torretta, comprende dodici racconti che esplorano le vite di donne vittime della violenza maschile, accompagnate da poesie che chiudono ogni capitolo, offrendo una riflessione poetica sulle tematiche affrontate.
Tra i personaggi che attraversano le storie spiccano:
- Il Commissario Valter Corsini, noto per il suo intuito e impegno;
- Il Tenente Alberto Spada, figura integerrima della polizia;
- La Dottoressa Elena Venturi, il cui fascino si contrappone alla sua determinazione professionale.
Questi protagonisti fungono da filo conduttore nel rappresentare il male che travolge vite innocenti, offrendo uno sguardo profondo sulle dinamiche della violenza di genere.
In vista della Giornata contro la violenza sulle donne
La presentazione anticipa la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata il 25 novembre, una data simbolica istituita dall’Onu nel 1999 per sensibilizzare su un fenomeno ancora in crescita nonostante gli sforzi mediatici e istituzionali.
Evento speciale: #Lasediarossa
Giovedì 28 novembre, alle ore 10, la Biblioteca Civica di Novi Ligure ospiterà l’evento #Lasediarossa, un progetto ideato da Deborah Riccelli e Gabriella De Filippis. La sedia rossa, vuota, rappresenta il vuoto lasciato dalle vittime di femminicidio. Ogni sedia, personalizzata da artisti, diventa un simbolo unico di memoria e sensibilizzazione.
“La sedia rossa non è solo un oggetto, ma un grido silenzioso contro ogni forma di violenza di genere,” hanno dichiarato le ideatrici del progetto, già approdato in molte città italiane.