Dimore storiche in Piemonte: 46 strutture aperte al pubblico
L’iniziativa promossa da Adsi per valorizzare il patrimonio culturale della nostra regione
TORINO – Il 2024 segna una svolta significativa per la sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione dimore storiche italiane (Adsi), che ha lanciato un progetto innovativo in collaborazione con la Regione Piemonte e il Consiglio regionale. L’iniziativa prevede l’apertura di 46 dimore storiche private, promuovendo un turismo esclusivo e sostenibile capace di valorizzare il territorio.
Il progetto e la collaborazione con Fiavet Piemonte
Grazie a un protocollo d’intesa siglato con Fiavet Piemonte, l’iniziativa consente ai visitatori di accedere a queste dimore su prenotazione tramite agenzie di viaggio convenzionate. Oltre ad aprire al pubblico dimore già note, il progetto punta soprattutto su quelle normalmente inaccessibili, offrendo esperienze personalizzate che combinano cultura, storia e tradizione.
“L’apertura delle dimore rappresenta un grande potenziale per lo sviluppo economico e culturale,” ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, durante la presentazione ufficiale, avvenuta il 14 novembre nella Sala Viglione del Consiglio regionale.
Dimore come motori per il territorio
Il Vicepresidente dell’Adsi e presidente della sezione Piemonte e Valle d’Aosta, Alessandro Gosztonyi, ha evidenziato come queste dimore siano custodi di storia e arte, ma anche centri di vitalità economica e sociale per le comunità locali.
La distribuzione delle dimore aderenti al circuito “Dimore amiche del Piemonte” è capillare:
- 18 in provincia di Torino
- 10 in provincia di Cuneo
- 9 in provincia di Alessandria
- e altre sparse nelle altre province piemontesi.
Circa il 40% sono castelli, il 20% ville, mentre il restante 40% include palazzi storici e case di pregio. Nel 90% dei casi, è possibile visitare anche i parchi storici, un elemento che arricchisce ulteriormente l’offerta.
Turismo sostenibile e contrasto all’overtourism
Un aspetto centrale del progetto è la valorizzazione dei piccoli borghi: il 54% delle dimore si trova in comuni con meno di 20.000 abitanti e il 29% in centri con meno di 5.000 abitanti. Questo approccio contribuisce a rilanciare aree meno conosciute, contrastando gli effetti dell’overtourism nelle destinazioni più popolari.
L’Assessore al Turismo, Marina Chiarelli, ha sottolineato come il progetto rappresenti un ponte tra passato e presente: “Questi luoghi raccontano la storia delle famiglie che li hanno abitati e preservati, e offrono al visitatore un legame profondo con le radici culturali del territorio.”
Un settore con enormi potenzialità
Secondo i dati dell’Osservatorio sui beni culturali, in Italia oltre 43.000 beni vincolati rientrano nella categoria di dimore storiche. Di questi, circa 19.000 sono gestiti come imprese. L’Adsi, ente senza fini di lucro, sostiene i proprietari nella tutela e valorizzazione di queste strutture, fondamentali per il patrimonio culturale e artistico italiano.
“Dimore amiche del Piemonte” rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, creando un’offerta unica e valorizzando uno dei settori con il maggiore potenziale di crescita nel turismo.