Alluvione 1994: documenti e foto in mostra all'Archivio di Stato
ALESSANDRIA - In occasione del trentesimo anniversario dell'alluvione del novembre 1994, l'Archivio di Stato di Alessandria ospiterà una mostra commemorativa.…
SOLERO – Domenica, la comunità di Solero si è riunita per ricordare l’alluvione del 1994, un evento che, pur non avendo coinvolto direttamente il centro abitato, ha causato ingenti danni in diverse zone del paese, con impatti devastanti sulle attività agricole.
La giornata è iniziata nella frazione di Tripoli, con una cerimonia commemorativa seguita da eventi e testimonianze al castello.
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La prima parte delle celebrazioni ha avuto luogo a Tripoli, alla presenza di don Mario Bianchi e don Ivo Piccinini, parroci di Solero e San Michele, e con la partecipazione del sindaco solerino Andrea Toniato, e del vicepresidente del consiglio regionale, Domenico Ravetti.
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Durante la cerimonia, è stata inaugurata una nuova targa che segna il livello raggiunto dall’acqua durante l’alluvione, affiancando la targa precedente posta nel 2004 per il decennale. Questo simbolo rappresenta un’importante testimonianza visiva del drammatico impatto dell’alluvione sul territorio.
Nel pomeriggio, le celebrazioni sono proseguite presso il castello di Solero, dove si sono riuniti rappresentanti e cittadini per ricordare quanto accaduto. Tra i partecipanti, anche figure di spicco come Gianni Ercole, sindaco nel 1994, e Pietro Robotti, sindaco a partire dal 1995, che hanno condiviso riflessioni su quei momenti critici. Sono stati proiettati video e immagini del disastro, con commenti e ricordi di alcuni cittadini coinvolti direttamente nella gestione dell’emergenza, tra cui Stefano Castelli, Germano Amateis e Mauro Berardo.
Il montaggio dei materiali video è stato curato da Stefano Castelli, Fabio e Renzo Cecconello, e Giuseppe Mercuri, che hanno collaborato per offrire una testimonianza visiva della devastazione e della resilienza della comunità solerina.
Durante la commemorazione, è stato chiesto un ricordo anche a Pieranna Bottino, giornalista de Il Piccolo all’epoca dell’alluvione. La conclusione della giornata è stata affidata a Giulia Giustetto, consigliere provinciale, che ha sottolineato l’importanza di raccontare la tragedia anche a chi non era ancora nato, per sensibilizzare le nuove generazioni sulla prevenzione di simili disastri.
Giustetto ha elogiato l’iniziativa, definendola fondamentale per mantenere viva la memoria collettiva e promuovere l’impegno verso la salvaguardia del territorio.
Le celebrazioni a Solero hanno rappresentato un momento di riflessione su come la comunità abbia affrontato e superato le difficoltà causate dall’alluvione del 1994.
Eventi come questo sottolineano non solo l’importanza di ricordare, ma anche di impegnarsi attivamente nella protezione del territorio per prevenire nuove tragedie. Grazie alla collaborazione tra istituzioni e cittadini, Solero dimostra ancora una volta la sua capacità di resilienza e il desiderio di costruire un futuro più sicuro.