Conflitto in Medio Oriente: il Piemonte perde il 7,6% nell’export
Giorgio Felici: “Necessarie misure urgenti per sostenere le imprese esportatrici e salvaguardare l’economia regionale”
TORINO – La crescente instabilità in Medio Oriente sta avendo un impatto diretto sulle esportazioni del Piemonte verso l’area. Registrando una contrazione del 7,6% nel primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, quando l’export segnava un +2,2%.
Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Piemonte, l’export piemontese verso i Paesi arabi raggiungeva nel 2023 i 2,6 miliardi di euro, coprendo il 2,09% del valore aggiunto regionale.
Prodotti piemontesi in difficoltà: dal design al settore alimentare
L’export piemontese comprende settori strategici quali alimentari e bevande, moda, arredamento, sistemi digitali, macchinari e impianti, beni richiesti per la qualità e l’originalità. Con l’acuirsi della crisi in Medio Oriente, la domanda di questi prodotti sta rallentando, incidendo negativamente sulle imprese manifatturiere e il settore del commercio regionale.
“L’attuale crisi rischia di provocare una frenata del commercio, penalizzando il made in Piemonte e l’approvvigionamento di materiali essenziali” spiega Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte.
I Paesi del Medio Oriente e le vendite del Piemonte
I principali destinatari dell’export piemontese nel Medio Oriente sono gli Emirati Arabi Uniti (26,8% del totale), seguiti da Arabia Saudita (19,4%) e Israele (13,4%). Tuttavia, se da un lato i primi sei mesi del 2024 hanno segnato un incremento delle vendite verso Arabia Saudita (+23,5%) ed Emirati Arabi (+21,8%), altri mercati strategici come Qatar (-41,6%), Kuwait (-17,7%) e Israele (-10%) sono in flessione.
Settori maggiormente esposti
A livello nazionale, i comparti più esposti includono macchinari e impianti (25,3%), seguiti da altre manifatture (12,5%), moda (9,2%) e alimentari (7,2%). Tutti settori che rappresentano una quota significativa dell’export italiano verso i Paesi arabi.
Appello alle istituzioni: misure a sostegno delle imprese
Felici lancia un appello alle istituzioni per evitare un ulteriore deterioramento del quadro economico. “In questo momento è fondamentale mettere in campo misure di sostegno alle imprese per garantire la continuità dei canali commerciali. Le ripercussioni del conflitto sono evidenti anche in Piemonte, e rischiano di ostacolare la crescita economica della regione”.
Confartigianato Piemonte sollecita inoltre l’attuazione rapida del Pnrr per sostenere il ciclo espansivo dell’occupazione.
Una sfida per il Piemonte
Con un export in calo e l’incertezza del mercato internazionale, il Piemonte affronta una sfida critica per mantenere il suo ruolo competitivo. In questa fase, il rafforzamento del sistema economico e commerciale regionale appare essenziale per proteggere l’economia e sostenere il potenziale produttivo e occupazionale.