Alluvione 1994, Abonante: “Memoria indelebile. E diciamo no all’avidità in difesa del territorio”
Questa mattina, al Monumento dedicato alle vittime al Parco Carrà e alla parrocchia di San Michele, le commemorazioni per il trentennale della tragica esondazione del Tanaro
ALESSANDRIA – “Quanto accaduto trent’anni fa sarà una memoria perenne per tutti gli alessandrini. Anche per questo, oggi, diciamo no all’avidità per difendere il nostro territorio”. Il sindaco Giorgio Abonante usa parole decise, nel discorso tenuto in occasione delle commemorazioni del trentennale dell’alluvione del 1994.
Parole che risuonano nel silenzio davanti al Monumento dedicato alle vittime al Parco Carrà, dopo che la sirena dei Vigili del Fuoco ha riacceso il ricordo di quelle che si sentivano in maniera incessante il 6 novembre di trent’anni fa. E nei giorni successivi, quelli in cui una comunità intera ebbe la forza di rimettersi in piedi e spazzare via il fango che tutto travolse.
Case, fabbriche, allevamenti, strade, scuole. Posti di lavoro. E la speranza di tante persone, che videro distrutta la propria vita in pochi minuti.
Don Ivo: “Non si disperda ciò che questa tragedia ci ha insegnato”
Sullo stesso tono le parole di don Ivo Piccinini a San Michele: “Preghiamo per le due vittime che il nostro paese pianse, quel giorno. Ma soprattutto preghiamo affinché quanto quella tragedia ci ha insegnato, non vada disperso“.