Strage di Quargnento: cinque anni fa morivano Matteo, Marco e Antonino
I tre vigili del fuoco (Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido) furono vittime dello scellerato piano di Giovanni Vincenti e della moglie Antonella Patrucco, pensato per truffare l'assicurazione. I coniugi stanno scontando oltre 26 anni di carcere a testa
QUARGNENTO – Sono passati cinque anni dalla tragica notte tra il 4 e il 5 novembre 2019, ma il dolore e il ricordo rimangono ancora vivi. L’erba e l’incuria hanno avvolto la magione di Quargnento, luogo dell’esplosione che spezzò le vite di tre Vigili del Fuoco: Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido.
Questa mattina, alle 10, è in programma una messa commemorativa a Quargnento, officiata dal cappellano dei Vigili del Fuoco, seguita dalla deposizione di una corona nella piazzetta dedicata ai tre pompieri. Nel pomeriggio alle 18, il vescovo di Alessandria, monsignor Guido Gallese, celebrerà un’altra funzione di ricordo nel Duomo di Alessandria, alla presenza delle autorità locali e del Direttore regionale dei Vigili del Fuoco.
IN DIREZIONE CONTRARIA: IL DOCUFILM SULLA STRAGE DI QUARGNENTO
La notte del dramma
La tragedia di Quargnento rimane un episodio indimenticabile. Nella notte dell’esplosione, Alessandria e l’Italia furono scosse dalla drammatica richiesta di aiuto del carabiniere Roberto Borlengo, rimasto ferito sotto le macerie insieme al caposquadra dei Vigili del Fuoco Giuliano Dodero. Mentre i soccorsi si attivavano, emerse l’angosciosa certezza che tre pompieri non erano sopravvissuti: i corpi di Marco Triches e Antonino Candido furono recuperati durante la notte, mentre per Matteo Gastaldo fu necessario attendere fino al mattino per il ritrovamento.

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

Il luogo dell'esplosione

I soccorritori a Quargnento la mattina del 5 novembre 2019


I vigili del fuoco morti nell'esplosione. Da sinistra, Matteo Gastaldo, Antonino Candido e Marco Triches


Il procuratore capo Enrico Cieri a Quargnento, il 5 novembre 2019

Il ministro Lamorgese con il sindaco di Alessandria Cuttica


Il questore Morelli

Gli organizzatori dedicheranno la Fiera di San Baudolino ai tre vigili del fuoco morti nella tragedia di Quargnento (foto Cecilia Ammazzalorso)

Il feretro di uno dei tre pompieri al funerale

Un momento del funerale di Stato dei tre pompieri deceduti a Quargnento
Indagini e confessione
Le indagini iniziarono immediatamente per capire cosa avesse causato l’esplosione e chi ne fosse il responsabile. Dopo tre giorni, Giovanni Vincenti, proprietario della magione, confessò di essere l’artefice dello scellerato piano per incassare i soldi dall’assicurazione che portò alla tragedia. Insieme alla moglie, Antonella Patrucco, aveva posizionato sette bombole di gas per inscenare un’esplosione fortuita.
Il processo e la condanna
Le conseguenze giudiziarie si sono concluse nel giugno 2022, quando la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha condannato Giovanni Vincenti a 27 anni di carcere e Antonella Patrucco a 26 anni e 11 mesi. La donna ha ricevuto una pena leggermente inferiore in quanto non ritenuta responsabile della calunnia nei confronti di un vicino di casa.
Alessandria non dimentica, e il ricordo delle esplosioni e delle vittime rimarrà indelebile nelle menti di chi è stato testimone di quella tragica notte.