Alluvione 1994: i tecnici dell’emergenza riflettono trent’anni dopo
Mercoledì 6 novembre convegno con l'Ordine degli Ingegneri per ricordare la tragedia e discutere delle nuove sfide nella protezione del territorio
ALESSANDRIA – Mercoledì 6 novembre, alle ore 14, al Centro congressi in piazza De Andrè 76, l’Ordine degli Ingegneri di Alessandria organizza il convegno “L’alluvione del 6 novembre 1994 – I tecnici dell’emergenza, 30 anni dopo”. Obiettivo, commemorare uno degli eventi più tragici nella storia recente del Piemonte e riflettere sul futuro della protezione del territorio.
Il convegno un momento di riflessione
L’evento ricorderà il drammatico evento che, esattamente 30 anni fa, devastò il bacino del Tanaro e l’intera area piemontese. Protagonisti saranno ingegneri e tecnici che parteciparono alle operazioni di emergenza e alla ricostruzione, come Ugo Riccobono, Piergiuseppe Dezza, Marco Neri, Carlo Condorelli e Luca Franzi. Queste testimonianze offriranno uno spaccato dell’impegno profuso durante i soccorsi e delle complessità affrontate sul campo.
A conclusione, è previsto un dibattito aperto per discutere non solo dell’accaduto ma anche delle azioni future per prevenire il rischio alluvionale, puntando l’attenzione sulla costante manutenzione del territorio. Il dibattito intende coinvolgere tecnici, amministratori e cittadini in un confronto essenziale sulla sicurezza ambientale.
L’alluvione e l’importanza della prevenzione
Marco Colombo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Alessandria, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni, che rischiano di sottovalutare il pericolo delle alluvioni.
“In trent’anni il territorio si è modificato ei fenomeni meteorologici sono sempre più estremi. Serve una costante ‘manutenzione’ che non si limiti a scelte ideologiche. È fondamentale che tutti comprendano che il rischio può essere contenuto solo con un impegno comune”.