Vigili del Fuoco, due alessandrini tra l’élite dei soccorsi estremi
Giorgio Pieri e Maurizio Daniele guidano il reparto volo dei pompieri piemontesi. Le loro gesta nei video ripresi dai media internazionali
TORINO – La spettacolarità delle operazioni di soccorso tra le montagne piemontesi è da tempo una caratteristica distintiva dei Vigili del Fuoco. In prima linea, troviamo due piloti alessandrini, Giorgio Pieri e Maurizio Daniele, che, insieme ad altri colleghi, ogni giorno compiono missioni rischiose per salvare vite. Responsabili di interventi in zone impervie e spesso battute dal maltempo, i due rappresentano la punta di diamante del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco del Piemonte.
Un reparto d’eccellenza
Il Reparto Volo di Caselle coordina circa 420 missioni di soccorso all’anno. Situato nell’hangar dell’aeroporto, è il fulcro delle operazioni, gestendo chiamate d’emergenza che spaziano dai soccorsi in alta montagna a interventi per incendi boschivi e salvataggio di animali. A disposizione del team ci sono elicotteri come il Drago VF66, con personale specializzato che interviene su richiesta del Centro Operativo Nazionale e dei Comandi Provinciali piemontesi.
Missioni al limite umano
Giorgio Pieri (di Montecastello) e Maurizio Daniele (di Sezzadio) sono i volti noti di un team addestrato a fronteggiare situazioni estreme. In media, il Reparto compie più di cento voli istituzionali e centinaia di operazioni di salvataggio, come testimoniano i due interventi recenti sul Monviso, dove alpinisti bloccati a quota 3.600 metri sono stati tratti in salvo attraverso complessi manovre di recupero.
Tecnica e collaborazione in alta quota
Gli interventi montani richiedono un’accurata gestione dei pesi dell’elicottero per ottimizzare le prestazioni del mezzo. «In montagna, il peso fa la differenza», spiega Pieri. «Più si sale e fa caldo, più devi essere leggero». Grazie a questo, i piloti riescono a portare i soccorritori nei punti più remoti, affidando poi a elisoccorritori esperti il compito di calarsi e agire in base all’ambiente circostante.
Il valore dell’esperienza
«Il nostro obiettivo principale è il soccorso tecnico urgente», afferma Daniele. Missioni come quelle in alta montagna sono diventate più frequenti, in un contesto in cui le richieste di aiuto sono in crescita e richiedono un approccio tecnico e coordinato. «La macchina decolla configurata nella maniera giusta», racconta Pieri, «e sul posto l’equipaggio mette in atto tutte le proprie competenze per il salvataggio».
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