Aou Al: Di Matteo e Gardalini del Dairi a Dublino
DUBLINO - Presenti anche Roberta Di Matteo e Menada Gardalini, dell'Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie del Dairi dell'Aou Al,…
MILANO – Si è svolto il 28 ottobre all’Sda Bocconi l’incontro intitolato “La governance regionale della ricerca sanitaria”, un evento organizzato da Cergas Sda Bocconi e dal Centro studi interaziendale di management sanitario (Cesim) del Dipartimento attività integrate ricerca e innovazione Aou Al Asl Al (Dairi), con il sostegno della Fondazione Cra.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto per esperti e professionisti del settore, dedicata ai modelli di governance della ricerca sanitaria implementati nelle regioni italiane e al loro impatto sulle attività di ricerca e sviluppo.
La professoressa Valeria Tozzi di Cergas Sda Bocconi ha avviato il dibattito, ponendo l’accento sulla varietà con cui i Sistemi sanitari regionali italiani organizzano le attività di ricerca, didattica e assistenza.
Questo approccio eterogeneo, a suo dire, riflette una gestione che non sempre riesce a evitare sprechi di risorse, spesso dovuti alla mancanza di strategie integrate e alla difficoltà di conciliare fondi pubblici e privati. Come illustrato dai contributi scientifici internazionali (Ioannidis, 2016; Moher et al., 2016), tali sprechi non solo limitano l’efficacia degli investimenti in ricerca, ma comportano anche danni economici ed etici per il sistema sanitario e per i pazienti stessi.
Maurizia Rolli, direttrice del Settore innovazione nei servizi sociali e sanitari della Regione Emilia Romagna, ha evidenziato come la regione abbia istituzionalizzato il coordinamento della ricerca a livello regionale, puntando su una governance integrata che favorisce la collaborazione con il territorio e le aziende sanitarie locali.
Dal Veneto, Antonio Maritati ha condiviso l’esperienza del Consorzio per la ricerca sanitaria (Coris), organismo senza scopo di lucro istituito dalla regione per promuovere la ricerca sanitaria e socio-sanitaria. Il Coris, attivo dal 2016, si distingue per il sostegno a progetti di ricerca innovativi, alcuni dei quali hanno prodotto risultati di rilievo anche a livello internazionale, come nel caso del xenotrapianto.
La Regione Piemonte, rappresentata da Antonio Maconi e Marta Betti del Dairi-R, ha presentato una struttura di governance della ricerca in evoluzione, capace di creare network e stimolare la consapevolezza istituzionale. La tavola rotonda svoltasi il 17 settembre a Torino ha confermato l’impegno regionale per un sistema di ricerca più strutturato e valorizzato.
La tavola rotonda conclusiva ha enfatizzato la necessità di una rete stabile di confronto e formazione che consenta a tutti i soggetti coinvolti di condividere esperienze e risultati. Attualmente, in Italia solo alcune regioni affrontano la gestione della ricerca sanitaria con approcci sistemici, e l’assenza di linee guida nazionali ben definite rende ancora più essenziale la costruzione di un dibattito istituzionale e di un’agenda condivisa di ricerca.
Aou Al: Di Matteo e Gardalini del Dairi a Dublino
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