Via alla campagna d’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale
Dal 1° novembre si partirà con anticorpo monoclonale Nirsevimab per proteggere i neonati dal Vrs. Coinvolti punti nascita e pediatri
TORINO – Il 1° novembre prenderà il via in Piemonte la campagna di immunizzazione gratuita e su base volontaria contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs).
L’iniziativa, rivolta ai neonati, utilizza il nuovo anticorpo monoclonale Nirsevimab. Una soluzione innovativa per contrastare le infezioni respiratorie causate dal VRS, principale responsabile di bronchioliti e bronchiti asmatiche nei bambini.
Un virus che colpisce più piccoli
Il Vrs colpisce oltre il 60% dei bambini nel primo anno di vita e quasi tutti entro i due anni, con sintomi che possono diventare molto gravi. Ogni anno in Piemonte si registrano oltre 1.000 ricoveri tra i neonati sotto l’anno di età e più di 1.500 accessi in Pronto soccorso per infezioni da Vrs.
Circa il 4% dei bambini colpiti richiede il ricovero ospedaliero e uno su cinque necessita di cura in terapia intensiva. Gli effetti a lungo termine possono includere broncospasmo ricorrente e asma bronchiale .
Un’innovazione nella prevenzione
La Regione Piemonte, insieme all’assessorato alla Sanità e alla Rete Pediatrica , ha lanciato una campagna che prevede l’uso di Nirsevimab. Somministrato tramite una singola iniezione sottocutanea che garantisce protezione per sei mesi.
A differenza delle precedenti strategie, basate su molteplici somministrazioni del Palivizumab riservato ai bambini a rischio, questa nuova profilassi è destinata a tutti i neonati. Il farmaco sarà somministrato direttamente nei punti nascita per i bambini nati tra il 1° novembre 2024 e il 31 marzo 2025. Mentre quelli nati tra gennaio e ottobre 2024 lo riceveranno presso i centri vaccinali e dai pediatri di libera scelta.
Ricerca e coinvolgimento delle famiglie
La campagna è supportata da uno studio clinico unico in Italia, coordinato dalla professoressa Franca Fagioli, direttore del Dipartimento di Patologia e cura del bambino “Regina Margherita”. «Lo studio raccoglierà dati importanti sull’adesione delle famiglie e sull’efficacia del farmaco nella prevenzione delle infezioni da Vrs», ha spiegato Fagioli.
Un invito alla partecipazione
L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: «La prevenzione è fondamentale per proteggere i nostri bambini. Invitiamo le famiglie a partecipare alla campagna di immunizzazione per contribuire alla lotta contro il Vrs. La Regione è al fianco dei pediatri e delle famiglie, sostenendo questa campagna con la ricerca e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti».