Una ricerca per ricordare cinque eroi dimenticati della Resistenza
Si tratta di Francesco Grosso, Teresio Grassano, Mario Rossini, Roberto Dotti ed Egeo Zavan
ALESSANDRIA – Cinque partigiani uccisi nella Cittadella di Alessandria e in piazza della Libertà, oggi ancora privi di un riconoscimento pubblico. La ricerca sul loro sacrificio è stata presentata in Consiglio Comunale.
Si tratta di Francesco Grosso, Teresio Grassano, Mario Rossini, Roberto Dotti ed Egeo Zavan. I primi tre appartenevano alla 78ª Brigata della 9ª Divisione Garibaldi. Furono fucilati alle ore 6,30 del 1° novembre 1944 nella Cittadella. Roberto Dotti era un componente del gruppo partigiano comandato da Stefano Cigliano (Mimmo) della 15° Divisione Alessandria. Fu fucilato il 10 marzo 1945 nella Cittadella. Egeo Zavan, già sergente maggiore dell’esercito, apparteneva col nome di battaglia Blek, alla brigata Buranello della divisione Mingo. Il 21 agosto 1944, all’incrocio tra via Mazzini e piazza Italia (oggi piazza della Libertà), fu fermato per un controllo. Esibì documenti che destarono qualche sospetto e, all’improvviso, fuggì rifugiandosi in un caseggiato vicino, probabilmente all’inizio di via Migliara. Qui in un conflitto a fuoco con agenti della Questura venne ferito e, infine, giustiziato da esponenti della Brigata nera.
Questi fatti sono emersi dai risultati di una ricerca condotta da Anpi e Libera e finanziata da Fondazione Social, su “I luoghi della memoria in provincia di Alessandria – Una memoria fragile da conservare”.
Adesso si tratta di onorare la memoria di questi caduti per la libertà. L’intenzione, annunciata a Palazzo Rosso, è posizionare, per i quattro fucilati in Cittadella, una nuova lapide nella fortezza con i loro nomi, e di realizzare un riferimento in Piazza della Libertà per ricordare il sacrificio di Egeo Zavan.
Nel video, Renzo Penna (segreteria provinciale Anpi) spiega il significato di questa iniziativa.