Bertram a Lisbona: obiettivo il primato nel girone
La squadra bianconera, senza Zerini, affronta il Benfica (ore 21.30). Squarcina: "Correre e gestire il ritmo della partita"
TORTONA – Dopo il colpo in campionato a Trapani la Bertram si rituffa nella Coppa con grande fiducia ed entusiasmo. Destinazione Lisbona, dove domani sera la squadra di coach De Raffaele affronta il Benfica per chiudere l’andata del Girone G della Basketball Champions League.
Dopo le vittorie casalinghe contro Chemnitz Niners e Manresa, Tortona è capolista solitaria e cerca di consolidare il primo posto. I portoghesi sono invece al debutto interno dopo i due netti ko esterni a Manresa (92-64) e Chemnitz (103-75) che li hanno lasciati da soli in fondo alla classifica del girone a quattro. Non prederà parte al match Andrea Zerini, già assente a Trapani, alle prese con un problema muscolare. Il lungo bianconero non è partito per il Portogallo per continuare le terapie a Tortona. La gara si gioca domani alle ore 21.30 al Pavilhão Fidelidade (diretta su Dazn).
Benfica, club vincente
Il Benfica è il club più vincente del Portogallo con i suoi 30 titoli nazionali, compresi gli ultimi 3 consecutivi. E’ approdato alla fase a gironi vincendo il Qualification Round di Antalya in Turchia battendo in finale gli svizzeri del Fribourg Olympic. Il Benfica in campionato ha vinto finora le due partite giocate entrambe in trasferta, contro Imortal Albufeira (61-96) e sabato scorso sul campo del Galomar Caniço sull’isola di Madeira (83-87).
Squarcina: “Decisivi impatto e ritmo”
La vigilia del match nelle parole del vice allenatore bianconero Iacopo Squarcina: “Il Benfica è una squadra che ha talento soprattutto nei suoi giocatori americani, che sanno creare innanzitutto per se stessi, in particolare l’ala grande Tyler Stone e la guardia Marcus Thornton. Solo loro due bocche da fuoco da limitare. Hanno avuto infortuni e assenze in Beto Gomes e Ahmaad Rorie e quindi bisognerà innanzitutto capire quanti rientreranno. Dovremo rispondere di squadra all’impatto individuale dei loro singoli, non farla diventare una gara di isolamento ma una gara in cui impostiamo il ritmo, in cui non accettiamo il primo tiro ma costruirne uno sempre migliore. Per loro sarà praticamente la prima in casa e quindi sarà quindi importante rispondere anche a questo loro impatto in modo appropriato. Sarà l’ennesima sfida da affrontare in maniera seria, un aggettivo davvero importante perché racchiude durezza, disciplina, esecuzione. Dovremo correre quando è possibile ma in generale gestire il ritmo a livello di squadra”.