Piemonte presente alla partenza degli aiuti per Gaza
Cirio e Marrone al porto per l'nvio del convoglio umanitario "Food for Gaza". Entro l'anno un progetto di sostegno ai bambini rifugiati in Libano
GENOVA – Anche la Regione Piemonte ha partecipato ieri al porto di Genova alla partenza del primo convoglio aiuti di umanitari del programma “Food for Gaza”. Insieme al vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, erano presenti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Cooperazione Internazionale, Maurizio Marrone.
I 15 camion di aiuti, allestiti al centro Iveco di Torino per un valore complessivo di 2,2 milioni di euro, trasporteranno beni umanitari destinati alla distribuzione esclusiva all’interno della Striscia di Gaza.
Gaza, un impegno umanitario continuativo
«La Regione Piemonte prosegue il suo impegno umanitario nelle zone di guerra, consolidando una tradizione di solidarietà che ci rappresenta – ha dichiarato Cirio -. A giugno, da Vercelli, erano partite 10 tonnellate di riso destinate alla Palestina e oggi un nuovo blocco di aiuti si prepara a raggiungere le popolazioni in difficoltà».
L’assessore Marrone ha aggiunto che “la cooperazione internazionale piemontese segue con attenzione l’evolversi della situazione in Palestina e in Libano. Mantenendo un focus specifico sui bambini, come simbolo di speranza per un futuro di pace”.
Progetti di solidarietà sanitaria e culturale
Già ad agosto il Piemonte aveva offerto al Governo e alla comunità internazionale la propria disponibilità per accogliere nei suoi ospedali pazienti provenienti da zona di conflitto. Come il 17enne e il bambino di 3 anni accolto all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il trasferimento era stato curato dalla Protezione Civile regionale e dalla Croce Rossa Italiana.
La missione solidale del Piemonte proseguirà anche in Libano. Dove entro fine anno prenderà il via il progetto “Diritto a leggere – Libano” della Fondazione Circolo dei Lettori, con aule attrezzate per garantire l’istruzione ai bambini rifugiati. Sostenuto dall’assessorato alla Cooperazione Internazionale, il progetto offrirà spazi sicuri per studiare, leggere e giocare a Beirut, in collaborazione con la Fondazione H. Opes.