Nuovo pozzo, sondaggi finiti: “Ora non conviene, ma c’è piano b”
Il sindaco Roberto Vallegra fa il resoconto dei monitoraggi effettuati nell'ultimo anno: «Valutati tre siti. L'intenzione di realizzare l'opera rimane"
BISTAGNO – Un pozzo a esclusivo uso agricolo con relativa vasca di accumulo da realizzare su un terreno proprietà dell’amministrazione. Un’ipotesi per la quale poco più di un anno fa il Comune di Bistagno aveva dato il via a una serie sondaggi su tre diverse aree di sua proprietà.
Uno studio di settore del valore di 25mila euro finanziato dal Comune per offrire un servizio alle aziende agricole locali e ai coltivatori diretti che non hanno grosse disponibilità di acqua. Al termine di più specifiche valutazioni e preso atto dei dati emersi a rilievi, l’amministrazione ha tuttavia deciso di lasciare il progetto momentaneamente in sospeso.
“L’acqua c’è, ma non a sufficienza”
«Siamo comunque soddisfatti e non ci pentiamo in alcun modo dell’investimento», spiega il sindaco Roberto Vallegra. «I monitoraggi erano necessari per avere un’idea più precisa sulla presenza di falde acquifere nel nostro sottosuolo e della loro capacità idrica. Nelle zone prescelte sono effettivamente presenti alcune falde, ma non sufficientemente ricche di acqua da poterci garantire la convenienza economica di un investimento così corposo come la costruzione di un pozzo».
I sondaggi sono iniziati a fine estate 2023, proprio nelle settimane in cui il territorio dell’Acquese era nel pieno di una grave crisi idrica. «I risultati non sono stati eclatanti. Anche con le prove effettuate a emergenza finita e dopo qualche pioggia le conclusioni sono rimaste più o meno le stesse», dice Vallegra.
Per il prossimo anno, a ogni modo, si stanno già valutando una possibile alternativa. «L’intenzione di realizzare un nuovo pozzo non è assolutamente tramontata», precisa il Sindaco. «Stiamo prendendo in considerazione una sorta di piano B. Un nuovo sito su un terreno privato che ci garantirebbe una fornitura d’acqua ben maggiore, sempre costante anche nei periodi di siccità. Una fonte che, tra l’altro, potrebbe tornare utile non solo ai coltivatori ma anche a tutto il paese in caso di gravi emergenze. A ogni modo mi preme sottolineare che lo scorso anno Bistagno è stato uno dei pochi comuni della zona a rimanere senz’acqua solo per poche ore. Tuttavia è sempre meglio agire preventivamente».