Detenuto salvato in extremis nel carcere Don Soria di Alessandria
La Polizia Penitenziaria evita il suicidio di un detenuto del Don Soria (Cantiello e Gaeta) grazie a un intervento tempestivo. Plauso dell'OSAPP.
ALESSANDRIA – Un tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria ha permesso di salvare la vita a un detenuto nel carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria. Il tentato suicidio è avvenuto venerdì 18 ottobre 2024, quando un detenuto italiano ha cercato di togliersi la vita utilizzando un cappio rudimentale ricavato da lenzuola, mentre il suo compagno di cella era in doccia.
L’allarme è stato dato rapidamente, e il personale di servizio del turno pomeridiano è intervenuto evitando il tragico epilogo. Leo Beneduci, segretario generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), ha lodato l’operato degli agenti, sottolineando che l’intervento è stato «encomiabile».
La denuncia di Beneduci: carenza di supporto e politiche penitenziarie
Nel suo comunicato, Beneduci ha però colto l’occasione per denunciare la scarsa attenzione da parte del Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) verso le problematiche territoriali delle carceri italiane e delle donne e uomini della Polizia Penitenziaria, affermando che «si sentono del tutto abbandonati a se stessi».
Secondo il segretario OSAPP, la mancanza di una politica penitenziaria concreta e lungimirante sta aggravando la situazione nelle carceri, con conseguenze dirette sulla sicurezza della collettività. Beneduci ha criticato l’approccio dell’attuale governo, che considera il carcere come «un luogo di mera segregazione temporanea per chi è ai margini della società civile». Nonostante la penuria di strumenti e organici, ha concluso, «gli agenti continueranno a fare il loro dovere con la massima professionalità».
Un problema di sicurezza nazionale
Il leader sindacale ha collegato la situazione delle carceri all’andamento generale della sicurezza del Paese, sostenendo che un sistema penitenziario disfunzionale ha ripercussioni ben oltre le mura degli istituti, e ha ribadito l’urgenza di una riforma strutturale che affronti seriamente il tema delle carceri.