Solero: ‘Debiti e forte sofferenza psicologica alla base del delitto’
Questa mattina l'udienza di convalida dell'arresto di Giovanni Salamone. L'uomo ha risposto a tutte le domande del Gip. Domani l'autopsia sul cadavere di Patrizia Russo
SOLERO – Omicidio di Patrizia Russo: Giovanni Salamone, ha risposto a tutte le domande del Gip Stefano Tacchino (alla presenza del Pm Andrea Trucano) durante l’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta oggi in carcere.
L’uomo, 61 anni, difeso dagli avvocati Gianfranco Foglino ed Elisabetta Angeleri, è accusato di aver ucciso la moglie, Patrizia, 53 anni, con almeno sette coltellate.
L’azione violenta mercoledì 16 ottobre, verso le 5.30, nella casa di via Cavoli: Salamone ha colpito la moglie mentre si trovava ancora a letto, probabilmente addormentata.
E’ stato un lungo interrogatorio quello di oggi.
Dalle parole del 61enne, come spiega la difesa, sarebbe emerso il gravissimo disagio psicologico non riconosciuto adeguatamente nel corso del tempo.
Una forte sofferenza che avrebbe dovuto essere presa in carico da specialisti, quindi clinicamente.
Sarebbero stati poi i debiti, su cui la Procura sta indagando cercando di ricostruire la situazione economica della famiglia, ad influire ulteriormente su quel patimento mentale che avrebbe avuto un apice nella notte tra martedì e mercoledì scorsi.
All’uomo è stato consigliato di affidarsi all’aiuto dello psicologo interno del carcere.
Domani, intanto, il medico legale Matteo Luison effettuerà l’autopsia sul cadavere di Patrizia Russo.
La difesa del 61enne non ha nominato alcun professionista, affidandosi dunque alla consulenza della Procura.
Il sopralluogo della Scientifica
Sul fronte dell’inchiesta, questa mattina i Carabinieri della Scientifica sono tornati nella casa in cui Patrizia Russo è stata uccisa.
I militari hanno svolto ulteriori accertamenti per ‘fotografare’ la scena del crimine accertando e repertando tutti quegli elementi che serviranno alla Procura per formulare l’ipotesi d’accusa da portare davanti al Tribunale.