Mesotelioma, primo congresso MET.I per diagnosi e cura
A Milano, oncologi e associazioni hanno presentato nuovi obiettivi
MILANO – Si è tenuto venerdì 11 ottobre presso l’aula magna Mangiagalli della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, il primo congresso MET.I (Mesothelioma Team Italy). L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra oncologi esperti nella cura del mesotelioma, l’associazione Tu.To.R. e la Fondazione Buzzi Unicem, ha visto una partecipazione numerosa e ha posto le basi per un’azione coordinata sul fronte della ricerca e del miglioramento delle cure per il mesotelioma pleurico.
Gli obiettivi di MET.I
Durante l’incontro, la cofondatrice del Mesothelioma Team Italy, Federica Grosso, ha spiegato: «La fondazione MET.I ha lo scopo di incentivare la ricerca, identificare percorsi diagnostici e terapeutici appropriati, e creare un dataset nazionale per approfondire la conoscenza della malattia».
Tra i principali obiettivi di MET.I ci sono:
- la diffusione di una formazione capillare su tutto il territorio nazionale;
- la promozione di diagnosi più accurate e tempestive;
- lo sviluppo di cure innovative per il mesotelioma pleurico, una patologia correlata all’esposizione all’amianto, che colpisce circa 1800 persone all’anno in Italia, nonostante l’amianto sia stato bandito nel 1992.
Un approccio globale e il coinvolgimento dei pazienti
MET.I si propone un approccio “olistico” alla malattia, come spiegato dalla presidente dell’associazione Tu.To.R., Laura Abate-Daga, e da Susanna Leto di Priolo, facilitatrice del progetto. Questo approccio include il supporto psicologico e nutrizionale ai pazienti e un forte coinvolgimento delle loro famiglie.
«Siamo soddisfatti dell’adesione ricevuta e della volontà di creare un network dove condividere esperienze e risorse tra i centri italiani», ha dichiarato Abate-Daga.
Collaborazione e sostegno
Il congresso ha visto anche l’intervento della Fondazione Buzzi Unicem, che supporta MET.I dal punto di vista finanziario e organizzativo. Consolata Buzzi, presidente della fondazione, ha ribadito il proprio impegno a sostenere la ricerca e la cura dei pazienti affetti da mesotelioma.
In memoria del patologo Giulio Rossi, prematuramente scomparso, la lettura magistrale è stata affidata alla patologa francese Francoise Galateau-Salle, che ha contribuito significativamente alla conoscenza del mesotelioma.
Tavole rotonde e discussioni
Durante la giornata sono stati affrontati vari temi, tra cui la presentazione dei dati del Registro Nazionale Mesoteliomi e la discussione sui trattamenti attivi in Italia. Un altro argomento centrale è stato l’impatto psicologico della malattia, con l’illustrazione di modelli di gruppi psicanalitici e strumenti per valutare il distress psicologico.
Il pomeriggio si è concluso con tavole rotonde, coinvolgendo clinici, ricercatori e associazioni come Afeva, Vitas, e Lotta al Mesotelioma, che hanno discusso le attività future e l’importanza di un network nazionale per il miglioramento delle cure e del supporto ai pazienti.
Il congresso si è concluso con un’auspicabile visione futura: una maggiore collaborazione internazionale e un’efficace rete di clinici e ricercatori per combattere il mesotelioma pleurico.