Aral si candida a impianto per Piemonte Sud e Liguria?
Il presidente Marengo: "«Attendiamo il decreto del Tribunale di ammissione del concordato"
ALESSANDRIA – La discarica di Castelceriolo sta perdendo inquinanti nella falda acquifera? Un quesito che sta sollevando preoccupazioni per via di una possibile contaminazione. Anche se le cause potrebbero risalire a problemi del passato, le amministrazioni locali si trovano ora costrette a fronteggiare questa situazione.
Attualmente, si sa ancora poco sulla vicenda, ma i diretti interessati sembrano escludere rischi per l’ambiente e la salute. Come possono essere sicuri di questo? L’area della Fraschetta, già duramente colpita da un disastro ambientale, vede ora un aggravamento delle criticità con questa nuova potenziale fonte di inquinamento.
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Nelle ultime settimane, Aral (Azienda Rifiuti Alessandrina) ha dovuto comunicare l’individuazione di una potenziale contaminazione nella falda sottostante l’area dove si trovano migliaia di tonnellate di rifiuti. L’allarme è scattato a seguito delle verifiche del Piano di controllo, durante le quali le analisi effettuate dal gestore nei pozzi (piezometri) attorno alla discarica hanno evidenziato delle criticità.
Cosa significa tutto questo? Significherebbe che i teloni posti a protezione dei rifiuti potrebbero non essere più a tenuta stagna. Di conseguenza, piogge e liquami generati all’interno della discarica potrebbero far filtrare sostanze inquinanti nelle acque sotterranee, superando i limiti di legge.
Al momento non si conoscono i dettagli su quali siano queste sostanze e sull’estensione dell’inquinamento. Quello che è certo è che, a valle della discarica, sono presenti attività agricole e pozzi delle cascine, il che aumenta le preoccupazioni.
Aral salva: concordato, aperta la procedura
Il via libera arriva dal Tribunale di Alessandria
Provincia, Arpa e Comune sono stati informati della situazione e stanno monitorando l’evolversi degli eventi.
AGGIORNAMENTO ORE 16.40 – Aral interviene nel merito e spiega come la presunta contaminazione di cui si parla (e di cui sono stati informati gli Enti) sia confinata e circoscritta nella falda sottostante il sito della discarica.
Sul punto c’è la massima attenzione. L’azienda sostiene che i piezometri esterni non segnalano criticità. Sono però in atto rilevazioni e controlli per capire cosa stia accadendo.