Ottiglio: il bimbo ha troppa fretta e così nasce in casa
È accaduto ieri sera in pochi minuti. Mamma e piccolo stanno bene, il papà ha agito da ostetrico al telefono con i sanitari
OTTIGLIO – È una storia a lieto fine quella della nascita di Filippo (nome di fantasia, scelto per tutelare la sua privacy). Ieri sera, il piccolo è nato in casa ad Ottiglio, un piccolo paese delle colline monferrine di meno di 600 abitanti, senza dare il tempo ai genitori di raggiungere l’ospedale per essere assistiti dal personale sanitario.
A raccontare l’accaduto è il padre, Andrea, già papà, insieme alla mamma Natalia, di una bambina di quasi 2 anni.
«Eravamo qualche giorno oltre la data prevista per il parto, che sarebbe dovuto avvenire 4-5 giorni fa – spiega Andrea – Ieri sera però sembrava tutto tranquillo. All’intensificarsi dei sintomi, dopo cena, intorno alle 23, abbiamo deciso di portare nostra figlia, che già dormiva, dai miei genitori, che abitano vicino a noi, e poi di dirigerci all’ospedale di Casale. Filippo, però, aveva fretta!».
Infatti, nel giro di pochissimi minuti, il travaglio era iniziato, e così, invece di mettersi in viaggio verso l’ospedale Santo Spirito, ai due non è rimasto altro da fare che chiamare il 118 e seguire le istruzioni al telefono.
«Ho fatto tutto quello che mi hanno detto, mi hanno supportato molto bene; così, dopo 20 minuti, quando è arrivata l’ambulanza, Filippo era già nato. Che sollievo per entrambi quando si è messo a piangere, appena venuto al mondo e senza particolari sforzi o sofferenze per la madre. Voleva dire che tutto era andato per il meglio», prosegue Andrea.
Ora mamma e figlio sono in ospedale, in ottime condizioni di salute, e non vedono l’ora di tornare a casa. «Curiosamente – continua Andrea – anche la secondogenita di mio fratello, che vive all’estero, è nata in casa in una situazione simile alla nostra!».
Ottiglio: meno di 600 abitanti e 18 etnie
«È una bellissima notizia per il paese, che conta ben 18 diverse etnie – commenta il primo cittadino di Ottiglio, Massimo Pasciuta – È la terza nascita di quest’anno e, da sindaco, questo non può che farmi piacere. Trovo particolarmente significativo che si tratti del figlio di una coppia composta da un’inglese e un italiano!»