Asili Notturni e detenuti: l’impegno di Alessandria raccontato a Torino
Pier Giuseppe Rossi ha presentato l'attività in un incontro a Palazzo Barolo, in occasione del 160° anniversario della morte di Giulia Falletti di Barolo
ALESSANDRIA – L’impegno dei volontari degli Asili Notturni di Alessandria è stato presentato a Torino. Il motivo? Un incontro pubblico sul tema “Volontariato in carcere” tenutosi a Palazzo Barolo. Pier Giuseppe Rossi, responsabile della sede alessandrina dell’associazione, ha raccontato l’importante lavoro di assistenza svolto. Obiettivo, offrire cure dentistiche e oculistiche gratuite alle persone più bisognose, inclusi i detenuti.
L’incontro si inserisce nel contesto del ciclo di conferenze organizzato dall’Opera Barolo, in occasione del 160° anniversario della morte della marchesa Giulia Falletti di Barolo. Nota per le sue iniziative filantropiche a favore dei carcerati nel XIX secolo. Tra le tematiche discusse, il sovraffollamento carcerario, i suicidi tra i detenuti e gli agenti penitenziari. E, anche, le difficoltà burocratiche che rallentano la rieducazione dei reclusi, come sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana.
Gli Asili Notturni e i servizi odontoiatrici
L’assessore regionale alle Politiche sociali, Maurizio Marrone, ha evidenziato l’importanza del volontariato nel facilitare il reinserimento sociale dei detenuti, grazie alle pene alternative.
Pier Giuseppe Rossi ha illustrato l’efficacia dell’accordo tra gli Asili Notturni di Alessandria e l’Associazione Betel Odv – Volontariato penitenziario. Che consente ai detenuti indigenti della Casa Circondariale e della Casa di Reclusione “San Michele” di accedere a servizi odontoiatrici e oculistici gratuiti. Con interventi che vanno dalla fornitura di protesi dentarie mobili alla prescrizione di lenti. “Questo tipo di supporto – conclude Rossi – non solo migliora la qualità della vita dei detenuti, ma ne facilita il reinserimento sociale. Dimostrando l’importanza della collaborazione tra enti per tutelare la salute e la dignità umana”.