In 200 alla Lavagnina: “Ridateci Gorzente e Piota”
Ambientalisti e amanti del territorio
CASALEGGIO BOIRO – Un primo risultato il comitato nato per difendere Gorzente e Piota l’ha ottenuto. Nella giornata di ieri quasi 200 i partecipanti al corteo allestito all’interno del parco Capanne di Marcarolo per protestare contro la situazione degli ultimi mesi: i fanghi in arrivo dalla diga sulla quale Iren stava portando avanti lavori di manutenzione straordinaria hanno compromesso (si spera solo temporaneamente) aree di grande bellezza e valore naturalistico. Iren per ora rimane alla finestra, si dice pronta a dialogare con i territori ma nel contempo guarda alle piogge dell’autunno per un primo smaltimento del materiale che ha invaso il greto e le spiagge così apprezzate da tanti bagnanti nei mesi estivi.
Difficile che la questione si esaurisca in poche settimane. Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni sindaci dell’Ovadese.
Situazione delicata
Gorzente e Piota sono un bene inestimabile. “Sapete tutti perchè siamo qua – hanno spiegato i promotori della manifestazione. Le istituzione devono accertare le ragioni per le quali si è generato questo danno ambientale. L’attuale situazione è un danno per tutti i paesi attorno. Sono tante le attività che vivono grazie alla bellezza di questi luoghi”. Molti gli striscioni “Basta fango”, “Ridateci i nostri torrenti” i messaggi più forti. “Questa zona dev’essere valorizzata – hanno proseguito gli organizzatori – in futuro lo sarà sempre di più ma quello che sta accadendo non aiuta. Abbiamo un patrimonio di valore, l’attività in corso non lo deve inficiare più di tanto”.