In campo e sugli spalti: questa è la gente grigia
Rizzi e Mazzocca su arrampicano sulla rete, alla fine tutto lo stadio fa festa con la capolista
ALESSANDRIA – C’è una immagine che racconta tutto: al triplice fischio, mentre i Grigi festeggiano con la Nord, e con tutto lo stadio, un giocatore dell’Albese resta in campo, tra le due panchine, lo sguardo rivolto allo spettacolo di squadra e tifosi. Quasi incredulo, impressionato, forse anche un po’ emozionato. Spettacolo da altre categorie.
Perché, come sottolinea Mattia Greco, “questa gente ci sta dando una mano enorme. Ci hanno insegnato come ripartire da zero, abbiamo imparato da loro, dall’attenzione dei media verso di noi, che ringraziamo, da tutta la città, come si fa a risalire, come si onora l’identità grigia, che è patrimonio di tutti“.
Era da tempo che non si vedeva un calciatore arrampicarsi sulla rete dopo un gol: lo hanno fatto prima Mazzocca e poi Rizzi, per cercare quell’abbraccio che fa gruppo, che dice “siamo tutti insieme, a lottare”.
I duemila e più di oggi, i 777 abbonamenti – “ci sono squadre di C che se li sognano” – raccontano come la FC Alessandria sia stata scelta dalla gente. Certo, è il passaggio che porta al ritorno dell’Us Alessandria, ma fare questo percorso insieme è trascinante. “La squadra lo ha capito molto bene, ha rispetto verso questa maglia e orgoglio nell’indossarla. Lo ha imparato dai suoi tifosi”.
Un vittoria che è il finale perfetto di una festa da brividi. Per tutti, per chi c’era oggi, per chi c’è stato nei 50 anni di Ultras e ha lasciato un segno indelebile. Per chi ci sarà. Con i Grigi, per i Grigi.