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    Il liceo scientifico Galilei di Alessandria
    Società
    Massimo Brusasco  
    26 Settembre 2024
    ore
    10:30 Logo Newsguard
    Mondo giovane

    I liceali, i video violenti e il bello dello stare insieme

    Alessandria, indagine della Polizia allo Scientifico. La dirigente non commenta. Ma qualcosa si può dire (e c'è la nuova legge della scuola)

    ALESSANDRIA – I liceali dello Scientifico di Alessandria fanno notizia. O meglio, la fanno alcuni studenti di una prima, dunque 14enni, che hanno utilizzato una chat di messaggistica per scambiarsi video dai contenuti violenti. Roba di guerra, di soldati, di corpi dilaniati, di Isis. Così risulta.

    La Polizia postale sta seguendo il caso dopo la denuncia di un genitore. La dirigente, Lorenza Daglia, non commenta l’accaduto. E non la si può biasimare, anche perché l’indagine è nel buono dello sviluppo. A cosa porterà, lo vedremo (forse).

    A margine della notizia, qualche considerazione si può fare, tanto più nel giorno in cui la riforma della scuola diventa legge. Il nuovo decreto prevede che chi non raggiunge il 6 in condotta (sia alle medie che alle superiori) viene automaticamente bocciato. E alle superiori la sola sufficienza in condotta equivarrà a un debito formativo, colmabile sostenendo un elaborato di educazione civica a settembre, altrimenti non si verrà ammessi all’anno successivo.

     

    Bocciature e stupidaggini

    Detto che la condotta inciderà anche sull’esame di maturità (giusto: se ti comporti male, non sei maturo),  va ricordato che la sospensione dello studente, spesso (finora) vissuta come una vacanza, comporterà il coinvolgimento del ragazzo “in attività sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento”. Servirà? Si spera.

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    Intanto, possiamo affermare con certezza che a 14 anni è legittimo inanellare stupidaggini. Alzi la mano chi non l’ha fatto. Di più: è un bene che si facciano. Però, il dilagare senza freni, senza misura e senza controllo della tecnologia altro non fa che aumentare il livello di scempiaggini all’ennesima potenza. Il fatto poi che i cambiamenti della società impongano spesso un “distacco” tra gli adolescenti e i famigliari, che spicchi la penuria di strutture di accoglienza (avete presente gli oratori?); che la riciclata giustificazione del Covid abbia condizionato… ecco, tutto favorisce la solitudine.

    E se sei solo, e se hai 14 anni, è più probabile che tu vinca la noia con Tik Tok piuttosto che con un libro.

     

    Quand’eravamo liceali

    Quando noi  avevamo 14 anni o giù di lì (c’erano la Prima repubblica, la lira,  Wojtyla,  Paolo Rossi…) abbiamo collezionato idiozie da tramandare a più di una generazione. Ma lo facevamo insieme, nelle pause delle infinite partite di calcio, o dopo esserci stancati di impennare con la bici, o dopo aver bighellonato senza motivi apparenti, o durante i pomeriggi trascorsi dai nonni di questo o di quello (o nostri)…

    Si era sciocchi come lo sono i ragazzi  a ogni latitudine, ma lo si era insieme. Era bello, anzi fantastico. E, al di là di scimmiottare indiani e cowboy, non ci sarebbe mai venuto in mente di celebrare  gli orrori bellici. Ma questo forse perché le atrocità di guerra che ci balzavano agli occhi erano tutt’al più quelle dei film. Che, peraltro, se particolarmente cruenti, erano vietati ai minori.

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