Caos nelle carceri piemontesi: ancora violenza ad Alessandria
Il Sappe denuncia nuovi episodi di violenza in diversi penitenziari. Personale aggredito e strutture devastate.
TORINO – Continuano gli episodi di violenza nei penitenziari piemontesi. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), attraverso la voce del segretario regionale Vicente Santilli, ha denunciato una nuova serie di aggressioni avvenute nelle carceri di Alessandria, Novara e Torino, definendole “giornate di ordinaria violenza”.
A Alessandria, intorno alle 10:30, un detenuto ha aggredito un agente di polizia penitenziaria dopo essere stato invitato a rispettare il proprio turno per accedere all’infermeria. Dopo un insulto e uno sputo in faccia, il detenuto è stato fatto accomodare, ma ha iniziato a distruggere gli arredi dell’infermeria e, quando l’agente ha tentato di calmarlo, è stato colpito al volto con un pugno. Solo l’intervento del personale aggiuntivo ha riportato la situazione alla normalità.
Poco più tardi, nella Casa Circondariale di Novara, un detenuto ha spintonato violentemente un agente e allagato la sezione, danneggiando anche alcuni neon. A Torino, nel padiglione C, una rivolta armata ha visto i detenuti assaltare la rotonda del primo piano, distruggendo arredi, telecamere e l’infermeria, saccheggiando farmaci e strumenti per aggredire il personale. Lo scontro è stato particolarmente feroce, con lanci di estintori e oggetti contundenti.
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha espresso solidarietà al personale aggredito e ha richiesto interventi urgenti e strutturali, tra cui l’introduzione del taser per il personale penitenziario, l’arresto in flagranza per i detenuti violenti e il carcere duro per coloro che creano disordini. Capece ha sottolineato la necessità di espellere i detenuti stranieri per scontare le pene nei loro Paesi e riaprire gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.