Peste suina, luce in fondo al tunnel per il Piemonte
Regione verso l'uscita dalla zona infetta
OVADA Sembra più vicino il momento in cui il Piemonte potrà lasciarsi alle spalle l’incubo della Peste Suina. Ad annunciato è stato il commissario straordinario per l’emergenza Giovanni Filippi. «Il comitato Piante, Animali, Alimenti e Mangimi della Commissione Europea – afferma Filippi – ha deciso l’abolizione delle ultime misure di restrizione per la Psa in Sardegna, che ha completamente eradicato la malattia dopo 40 anni di infezioni, e l’uscita dalle zone di restrizione di alcuni territori del Piemonte, dove la zoonosi si è manifestata dal marzo 2022 causando ingenti danni economici al settore suinicolo e imponendo massicce misure di contingentamento e contrasto».
Per la provincia di Alessandria la buona notizia arriva a oltre due anni dal ritrovamento della prima carcassa di animale infetto del territorio del Comune di Ovada. Da quel momento il territorio ha sofferto per limitazioni, l’obbligo di abbattere suini negli allevamenti ed altre restrizioni.
Problemi successivi
Il momento di massima tensione è legato alla installazione della ben nota recinzione a cavallo tra i territori interessati che ha alimentato tante polemiche.
«Attendiamo – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni – di conoscere ufficialmente quali zone e Comuni del Piemonte potranno uscire dalle restrizioni più severe. Ma è comunque una splendida notizia per i nostri allevatori e per il settore suinicolo, che ha affrontato sacrifici immensi e che rappresenta una voce fondamentale dell’economia agraria piemontese. Dopo tanti sacrifici, il coordinamento e un’azione di contrasto che ha avuto nuovo impulso con l’arrivo del commissario Filippini, che con la sua azione ha eradicato la Psa dalla Sardegna, dimostra come sia possibile ottenere risultati significativi. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. L’impegno non cesserà fino a quando tutto il Piemonte non potrà dirsi indenne come la Sardegna».