Ravetti (Pd): “Servono investimenti, non solo braccialetti e telecamere”
Il vicepresidente del Consiglio regionale richiama l'attenzione sulla Sanità territoriale per contrastare le aggressioni negli ospedali
ALESSANDRIA – Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte ed esponente del Pd, interviene sulla questione delle aggressioni al personale sanitario. E critica l’approccio eccessivamente securitario in risposta a questi episodi.
L’ultima, avvenuta al Pronto soccorso di Alessandria, riaccende il dibattito sulla sicurezza degli operatori sanitari. Ma per l’esponente ‘dem’ la soluzione non può limitarsi all’installazione di telecamere o all’impiego di vigilantes e dispositivi elettronici.
Ravetti: “Rispondere con fermezza”
Secondo Ravetti, le misure come i braccialetti elettronici o l’impiego dei militari rappresentano un intervento superficiale, che non affronta le criticità strutturali della Sanità. “Alla violenza verbale e fisica contro i nostri operatori bisogna rispondere con fermezza. Ma non possiamo cadere nell’illusione che queste soluzioni di sicurezza siano sufficienti”.
“Per contrastare in modo efficace le aggressioni negli ospedali, è fondamentale assumere nuovo personale. E migliorare le condizioni di lavoro di medici, infermieri e operatori socio-sanitari”. Ravetti sottolinea la necessità di investire in strutture moderne ed efficienti, poiché l’installazione di dispositivi di sicurezza in ospedali ormai obsoleti sarebbe una soluzione parziale.
Rafforzare la medicina territoriale
Un altro punto chiave riguarda il ruolo dei Pronto soccorso, che spesso diventano l’unico punto di accesso per i cittadini alle cure sanitarie. “Se non investiamo nella medicina territoriale, come le case di comunità, i Pronto soccorso continueranno a essere sovraccaricati, con gravi conseguenze per il personale e per i pazienti”.
La richiesta di politiche sanitarie più ampie
In conclusione, Ravetti sollecita un approccio più ampio, che preveda una vera e propria riforma delle politiche sanitarie in Piemonte. Oltre alla sicurezza, è essenziale affrontare le carenze del sistema sanitario regionale con investimenti strutturali, più personale e maggiore attenzione alle esigenze dei territori.
“La Sanità pubblica ha bisogno di una gestione lungimirante per rispondere in modo efficace ai bisogni dei cittadini e al contempo garantire la sicurezza degli operatori sanitari”.