Casale: venerdì a Porta Milano i funerali di Romana Blasotti Pavesi
Ieri la scomparsa della pasionaria della lotta all'amianto di Casale e del Monferrato. Vasto cordoglio
CASALE – Si terranno nella chiesa della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria, a Porta Milano, venerdì alle 14.45 i funerali di Romana Blasotti Pavesi, 95 anni, simbolo della lotta di Casale e del Monferrato all’amianto, scomparsa ieri.
Il rosario, nella stessa chiesa, sarà recitato oggi, giovedì, alle 19.
La notizia della morte della “Romana”, come veniva comunemente chiamata, ha provocato fin dal pomeriggio di ieri un vasto cordoglio in tutta la comunità.
Capra: «Simbolo per tutta la città»
«La nostra città è in lutto per la scomparsa di una donna che è stata un punto di riferimento nelle battaglie della nostra comunità contro l’amianto: Romana Blasotti Pavesi ha contribuito a fare giustizia in memoria delle vittime e a vantaggio di chi vivrà nei nostri territori, oggi liberi da quel flagello» ha spiegato il sindaco di Casale Emanuele Capra a nome dell’amministrazione, concludendo con una riflessione personale: «Buon viaggio Romana, mi permetto di rivolgermi a te per nome perché ricordo ancora quando ti chiamai Signora e mi dissi ‘io sono Romana per tutti’. Sei stata una combattente e un simbolo per tutta la città. Non sempre abbiamo avuto le stesse idee ma è nel confronto che nascono le soluzioni migliori. Ti ricorderemo e ricorderemo quello che hai fatto per Casale».
Il Pd: «Proverbiale la sua tenacia»
Così invece il Pd di Casale: «La notizia della scomparsa di Romana Blasotti Pavesi ha turbato e intristito la Comunità Casalese. Romana per anni è stata l’anima dell’AFeVA, colei che ha trasformato l’enorme sofferenza per la perdita dei suoi familiari a causa della fibra killer dell’amianto in lotta per la verità, per un riscatto vero, per la ricerca della verità giudiziale sugli effetti devastanti di questa fibra che un tempo fece di Casale il centro internazionale di produzione di manufatti in cemento/amianto e poi baluardo, e avamposto, della lotta alla fibra killer e ai suoi produttori. È stata proverbiale la Sua tenacia nel perseguire il suo grande obiettivo: la condanna di Schmidheiny. Tutti noi ricordiamo la presenza attenta, quotidiana, di Romana a tutte le sedute dei vari gradi di processi contro l’imprenditore svizzero. La Sua fermezza non escludevano però una tenerezza e una bontà che affascinavano tutti. Ricorderemo sempre con tristezza, ma con ammirazione e rispetto Romana, grande donna forte. Quale simbolo della lotta senza sosta e senza risparmio di energie e di passione come Romana è stata fino alla fine della Sua esistenza, quale atto di memoria e di rinnovata vicinanza e solidarietà per tutte le Vittime dell’amianto, quale impegno e conferma che la Città e il Territorio Monferrino saranno perseveranti nella lotta intrapresa ormai da molti anni, facciamo nostro l’appello per un momento collettivo di lutto Cittadino e di memoria condivisa.
Ravetti: «Proseguiremo la sua battaglia»
Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte Domenico Ravetti parteciperà domani ai funerali di Romana Blasotti Pavesi in rappresentanza del Consiglio regionale del Piemonte: «Il Consiglio regionale e l’intera comunità piemontese sono grati a Romana Blasotti Pavesi per la straordinaria battaglia contro l’Eternit e per ottenere giustizia per tutte le vittime dell’amianto. Una battaglia che abbiamo il dovere di proseguire e lo faremo in Consiglio regionale sforzandoci di trovare il giusto equilibrio che deve sussistere tra lo sviluppo economico, la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute delle persone».
Giuliana Busto: «Eri un faro, la tua luce continuerà ad espandersi»
«La notizia, diffusa mercoledì 11 settembre nel primo pomeriggio, ha subito fatto il giro del mondo: è mancata la Romana! – commenta Giuliana Busto, presidente di Afeva – Romana Blasotti Pavesi è stata, e rimarrà sempre, il simbolo della lotta contro l’amianto, contro l’ingiustizia, contro il profitto ai danni dei più deboli. Lei, una donna semplice e priva di supponenza, di stirpe contadina, con pochi studi terminati in fretta, è stata capace di mettersi in contrapposizione anche alle istituzioni, quando è stato necessario. Cinque familiari deceduti (tra cui il marito Mario e la figlia Maria Rosa) a causa sell’Eternit, la fabbrica di cemento-amianto che a Casale ha portato, insieme al benessere economico, la morte per tante vittime innocenti. Romana non si è mai piegata. Ha subìto la sconfitta di un processo che non esitiamo a definire vergognoso, ma ha sempre elargito a piene mani la sua speranza per il futuro, per i ragazzi delle scuole cittadine che l’hanno sempre seguita ed ammirata. È stata definita “la pasionaria dell’Amianto” “il simbolo della lotta” “esempio di coraggio e determinazione “ lei, che ti accoglieva nella sua cucina con il profumo del caffè (quello buono) e la fragranza del suo famoso strudel, appena sfornato. Gli anni, ma soprattutto i dolori e le delusioni sull’esito finale della Cassazione, l’avevano costretta a dimettersi dall’incarico di Presidente di AFeVA ma continuava ad informarsi sulle iniziative dell’Associazione, voleva sapere a che punto si era arrivati con le bonifiche, se si erano fatti progressi in merito alle cure per il mesotelioma. Poi, a poco a poco, il mondo ha perso per lei ogni interesse e lentamente si sono sopiti anche i dolori e le ingiustizie che l’avevano tanto fatta soffrire. Cara Romana, oggi per noi è un giorno di grande dolore. Abbiamo perso un faro ma la tua luce continuerà ad espandersi, soprattutto per il futuro dei ragazzi che tanto amavi».
Oliaro: «Con la storia della sua vita nella storia delle nostre vite»
Così Mirko Oliaro, responsabile Amianto Cgil nazionale e Segretario Organizzativo Cgil Alessandria: «È purtroppo venuta a mancare Romana Blasotti, figura storica di riferimento della lotta all’amianto e all’Eternit di Casale Monferrato. Per capire chi fosse e cosa ha rappresentato per tutti noi “La ROMANA” vi lascio alla bellissima descrizione che ne fa la giornalista Silvana Mossano, della sua vita, delle sue sofferenze, della sua caparbietà, del suo sguardo duro, tenace e orgoglioso. Io vorrei solo trasmettervi la Coerenza e la Determinazione di una vita. Spesso si racconta la storia di un territorio legata alle vicissitudini e alle tragedie che lo colpiscono. Si riduce il tutto ad un mero racconto ad una storia appunto. La storia dell’Eternit, della fabbrica e dell’amianto che produceva, è legata indelebilmente al nostro Monferrato ma lo è di più alla Vita delle persone che ha distrutto. Romana ne è l’esempio lampante. Esempio nella sofferenza e nel dolore ma ancor di più nella determinazione che ha dimostrato nel tenere la coerenza necessaria alla lotta all’amianto e all’Eternit, nonostante il tempo e le “cassandre” economiche dello svizzero al Comune di Casale. La ricordo, sulle scale del Comune insieme a molti cittadini a gridare il suo no all’offerta del “diavolo”, ma ricordo ancor di più la sua rabbia, la sua indignazione di fronte ai molti cittadini che non capivano, per Lei in maniera incomprensibile. Le sue parole sono state per alcuni un vero Schiaffo Etico e Morale; se non ci fossero state non si sarebbero mobilitati così tanti cittadini e senza questo ampio dissenso forse la storia sarebbe stata un’altra. Una persona diventa un Simbolo per un territorio quando le si riconoscono queste capacità. Romana era una Donna semplice, umile ma ha avuto la capacità di entrare con la storia della sua vita, nella storia delle nostre vite….a Casale prima, nel mondo poi….grazie».