L'assessore Cazzulo: "Più studenti nel volontariato"
ALESSANDRIA - Roberta Cazzulo lancia una proposta che merita di essere presa in considerazione. Lei è il nuovo assessore del…
ALESSANDRIA – Godwin Aiwanfo aveva fatto una richiesta di troppo al datore di lavoro: un giorno di permesso per ritirare dei documenti in Comune. Anziché la concessione ha ricevuto una scarica di calci e pugni. Dopo essere stato picchiato con violenza, ha deciso di sporgere denuncia. L’episodio, accaduto a Frugarolo, ha sollevato ovviamente indignazione.
Su quanto successo, interviene Roberta Cazzulo, assessore comunale di Alessandria che si occupa di Servizi sociali.
De seguito, commento dell’assessore.
“Godwin – scrive l’assessore – lavorava dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19, alle volte anche il sabato, fino alle 12. Poi un giorno il ragazzo di origine nigeriana decide di chiedere al datore di lavoro un giorno di permesso perché finalmente aveva una residenza e la doveva dichiarare all’amministrazione comunale. Godwin, che si era rivolto a un avvocato dopo non aver ricevuto la busta paga per il suo lavoro da macellatore (solo un bonifico di 550 euro per quasi cinque mesi di lavoro), è stato preso a calci e pungi, in faccia e sulla pancia. La storia del lavoro è la storia generale attraverso cui leggere la globalità e la pienezza dei fatti storici.
L'assessore Cazzulo: "Più studenti nel volontariato"
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La storia del lavoro parte proprio dalle storie delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare, partendo da quelle meno libere, che subiscono un maggior grado di soggezione. La terziarizzazione delle lavorazioni purtroppo sempre più spesso può divenire una forma legalizzata di caporalato. È necessario attuare misure punitive contro chi sfrutta, ma, anche e soprattutto, misure preventive per, un mercato del lavoro diverso fatto di domanda e offerta che si incontrarono in trasparenza, in legalità e diritti. Piccoli e grandi abusi che avvengono in un contesto in cui i lavoratori non sono organizzati, sono sempre più deboli e sono ‘strizzati’, letteralmente, dal patronato”.
“Il lavoro – aggiunge la Cazzulo – è infatti alla base dello sviluppo democratico della nostra società e si configura come diritto e dovere di ogni cittadino, che deve essere tutelato in tutte le sue forme e applicazioni. E’ necessario tornare a parlare di solidarietà. Solidarietà tra un Nord sempre più europeo e un Sud sempre più mediterraneo, solidarietà tra la generazione iper-garantita dei baby boomers e quella iper-precarizzata dei millennials immersi nel deserto delle opportunità, solidarietà tra un’élite sempre più ricca e una fascia di poveri e indigenti mai così ampia da decenni.rio tornare a parlare di
La solidarietà è un valore fondamentale che riflette l’idea che tutte le persone condividono una responsabilità collettiva per il benessere altrui: la cooperazione tra individui è la via per una società più equa e inclusiva. Parlarne, si parlarne, non solo con chi avrebbe bisogno di riceverla, ma, anche e soprattutto, con chi avrebbe bisogno di metterla quotidianamente in pratica”.