Acqui – Genova, a luglio uno storico record di inefficienza
L'associazione dei pendolari: "Una Caporetto"
OVADA – La Acqui – Genova fa segnare un nuovo storico record di inefficienza da far impallidire gli storici primati siglati da Bob Beamon (salto in lungo) a Città del Messico nel 1968 e Armand Duplantis (salto con l’asta) nei recentissimi giochi di Parigi 2024. A certificarlo è stata la Regione Liguria che ieri ha pubblicato il report sull’attività del mese di luglio: l’indice di affidabilità fa segnare uno storico 11.3, un valore mai registrato. “Basta pensare – il commento amaro di Fabio Ottonello, presidente del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba – che secondo la regola bisognerebbe stare sotto 2.3. In passato quando il limite era stato sorpassato il valore si era attestato a 3, 4. Qui siamo di fronte a una Caporetto”.
Era inevitabile che l’organizzazione varata da Rfi impegnata nel frattempo nei lavori di manutenzione finanziati dal Pnrr a binari e massicciata tra Ovada e Campo Ljgure avrebbero prodotto grandi disagi. Il valore raggiunte è il segnale evidente di come qualcosa non abbia funzionato. A parziale consolazione, nel mese incriminato l‘utenza era giá molto calata a causa del ritardo con il quale erano state chiarite le modalità del servizio sostitutivo con i relativi orari.
Picco negativo
Lo storico record è stato registrato mentre i comuni varavano la protesta istituzionale più forte registrata nel recente passato: un ordine del giorno approvato nei consigli comunali di città e paesi che attorno alla Acqui – Genova gravitano. Nel mese di luglio i viaggiatori sono stati esposti a regimi diversi: due settimane di stop totale con viaggi della speranza effettuati in bus per l’intero percorso, a seguire il resto del mese con bus tra Acqui e Campo Ligure per poi proseguire con il treno. Le segnalazioni di ritardi anche pesanti sono state molteplici.