I 1200 sugli spalti. E la dedica di Mattia Greco
Oltre 350 abbonati e 669 paganti. L'allenatore: "Questa vittoria è per tutti coloro che lavorano con noi e per noi"
ALESSANDRIA – Quasi 1200 al Moccagatta. Può sorridere la dirigenza della Fc Alessandria: in una giornata a tratti da tregenda, da Grigi per intendersi, da squadra del fango, sugli spalti la risposta bella, incoraggiante, importante, densa di passione.
Gli abbonamenti, da indicazione della dirigenza, sono 351, 669 i biglietti per la singola gara, e ci sono oltre 100 accrediti. Il totale emoziona, il più bel tributo a una squadra fatta da ragazzi di Alessandria.
Come Simo El Oualid, l’autore del gol della vittoria, che è alessandrino, e sono passati quasi 30 anni dall’ultima rete di un giocatore della città in maglia grigia, Fabio Bello nel 1995, 1-1 contro il Modena (ricerche di Sergio Giovanelli di Museo Grigio).
El Oualid che dopo la rete ha lasciato il campo. “Non si è infortunato calciando, credo che si tratti di un crampo. Simo è l’espressione di tutta l’adrenalina che questi ragazzi, che tutti noi, avevamo dentro. E’ un elemento molto valido – insiste Mattia Greco – espressione della qualità dei nostri giovani con grandi margini di miglioramento“.
C’è stato un momento in cui Greco ha temuto una gara in salita? “Credo che la squadra sia andata un po’ in sofferenza dopo l’uscita di Battistella, un ragazzo molto valido, che ho schierato dall’inizio e ci ha permesso di essere protagonisti in avvio. Per una decina di minuti abbiamo faticato un po’ contro una formazione forte, organizzata, che ha provato a sbloccare il punteggio“.
Timore di una sospensione dopo il primo tempo? “Non appartiene al mio approccio alla gara pensare a fattori esterni. Si gioca fino a quando ci sono le condizioni. Mi piace sottolineare la settimana di lavoro in tranquillità, concentrati. Il gol ci ha sbloccato, abbiamo anche costruito di più”.
I molti protagonisti
Vittoria con dedica, “a tutte le persone che lavorano con noi e per noi, dalla società al mio staff, persone che sono spesso nell’ombra e, però, sono fondamentali”. Fra questi il massofisioterapista De Marchi Greco aspetta notizie più dettagliate sulla condizioni di Battistella.
E il modulo? Il 4-2-3-1 è definitivo? “Questa è l’idea tattica che ho sempre avuto. Ma non sono rigido e se serve, anche durante la partita, cambio. Credo che tre uomini alle spalle di Berberi, ci permetta di essere più efficaci e accorciare gli spazi“.