La terra esaurisce le risorse naturali annuali: l’allarme di Coldiretti
Secondo l'analisi di Coldiretti sui dati del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep), la terra ha esaurito le sue…
ALESSANDRIA – Nonostante il clima instabile e l’aumento degli attacchi dei parassiti, la raccolta delle patate da industria nel territorio alessandrino si conferma positiva, anche se caratterizzata da una resa inferiore rispetto agli anni precedenti. La qualità del prodotto rimane alta, con una resa media di 450 quintali per ettaro rispetto ai 550 degli anni passati.
Alla società agricola “Cascina Mezzano” di Solero, che coltiva circa 150 ettari e produce oltre 12.000 quintali di patate all’anno, le operazioni di raccolta continuano a ritmo serrato grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate come la ‘Grimme Evo 280’. Questo macchinario, unico in Piemonte, ottimizza la raccolta e permette una mappatura precisa delle rese dei terreni.
Le patate, alimento fondamentale della dieta mediterranea, sono una coltura importante nell’Alessandrino. Tuttavia, il settore deve fare i conti con la crescente concorrenza dei prodotti esteri, le cui importazioni sono aumentate del 18% nel 2024, con un incremento triplicato per le patate provenienti dall’Egitto nei primi mesi dell’anno.
Le zone vocate per la coltivazione della patata da industria in provincia di Alessandria, come Valle Scrivia, sono ideali per le varietà precoci e medio-tardive come Agata, Vivaldi e Monalisa. Nel 2023, la produzione ha coinvolto 338 ettari, con circa 100.000 quintali di patate raccolte.
Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria, sottolinea come la produzione di patate destinate all’industria riscuota crescente interesse, specialmente nelle aree vicine ai corsi d’acqua. «Le patate per il mercato industriale, destinate alla produzione di chips e sticks, sono molto apprezzate dalle grandi industrie italiane per la loro qualità e la resa del prodotto finito», ha dichiarato Bianco.
Questi tuberi risultano meno soggetti agli attacchi degli insetti terricoli, garantendo un prodotto più gestibile dal punto di vista commerciale e con una percentuale di scarto inferiore.
A livello mondiale, la produzione di patate supera i 3,75 miliardi di quintali. Tuttavia, nel 2023, l’Italia ha importato 791 milioni di chili di patate straniere, con un aumento del 39% rispetto all’anno precedente.
Roberto Bianco, direttore di Coldiretti Alessandria, ha sottolineato l’importanza di proteggere il prodotto italiano attraverso una corretta etichettatura d’origine, per contrastare l’importazione di patate trasformate che spesso finiscono per essere vendute come italiane grazie a lacune nel codice doganale.
La “Cascina Mezzano” è all’avanguardia anche sul fronte del risparmio idrico, grazie a un sistema di microirrigazione a manichetta specifico per la patata da industria. Questo impianto non solo riduce lo spreco d’acqua, ma contribuisce anche alla salvaguardia del territorio, garantendo una raccolta di qualità anche durante le annate siccitose.
Secondo Roberto Bianco, per far fronte alle sfide future è essenziale promuovere le Tecnologie di evoluzione assistita (Tea) e tecniche di agricoltura 4.0 per contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la sostenibilità delle produzioni agricole.
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