Polo chimico: scattata l'emergenza di stabilimento
ALESSANDRIA – I recenti «incidenti» accaduti all’interno del polo chimico di Spinetta Marengo, hanno acceso il dibattito anche su un aspetto, non secondario, che è quello del Piano di Emergenza esterno.
Uno degli aspetti critici, ad esempio, riguarda il fatto che i cittadini di Spinetta e Alessandria non saprebbero cosa fare nel caso di un problema serio improvviso perché, ormai da anni, manca la Campagna di informazione che spetta al Comune di Alessandria.
Ma non solo.
Ora, c’è richiesta ufficiale che arriva dal sindaco di Montecastello, Gianluca Penna destinata al Prefetto e alla Provincia (settore Protezione Civile): «Si richiede con urgenza un incontro al fine di integrare il Piano Comunale di Protezione Civile in fase di adeguamento a tutela della popolazione di Montecastello».
Nel 2021 il primo cittadino di Montecastello ha dovuto chiudere il pozzo di alimentazione dell’acqua potabile perché inquinato dal cC6O4, Pfas brevettato da Solvay.
Sempre la stessa sostanza, è stata rilevata anche nell’aria proprio dall’Arpa.
Gianluca Penna, ora ha inviato una lettera, come detto, al Prefetto di Alessandria, Alessandra Vinciguerra, e alla Provincia.
E, per conoscenza, l’ha recapitata anche ai sindaci di Alessandria, Pietra Marazzi, Alluvioni Piovera, Frugarolo, Castellazzo Bormida, e Bosco Marengo.
Segno, forse, che alcuni primi cittadini non sono stati informati (e invitati) della riunione urgente di giovedì scorso in Prefettura quando era in atto l’emergenza di stabilimento nell’ex Solvay?
In estrema sintesi, Penna chiede a Prefetto e Provincia di poter conoscere i contenuti del Piano. E di tenere conto della situazione che sta vivendo il suo paese.
In relazione ai recenti eventi che hanno interessato il Polo chimico di Spinetta Marengo, si legge nella lettera firmata da Gianluca Penna, si ritiene sottolineare la posizione geografica del comune di Montecastello posto sulle prime alture a ridosso del fiume Tanaro, ad una distanza in linea d’aria di 9,5 chilometri dagli stabilimenti.
In particolare, continua, la campagna di monitoraggio effettuata da ARPA Piemonte a partire dal 2023, presso codesto comune, ha rilevato la deposizione nonché la presenza in aria di sostanze certamente provenienti dal Polo chimico (es. Pfas).
La posizione dell’abitato, direzione Nord-NordEst lungo la direzione prevalente dei venti, testimoniano la rilevanza dei fenomeni dispersivi e di trasporto atmosferico delle molecole provenienti dal Polo.
Al fine di essere messo al corrente dei contenuti del Piano di Emergenza Esterno attualmente in essere relativamente al suddetto Polo chimico, si richiede con urgenza un incontro al fine di integrare il Piano Comunale di Protezione Civile in fase di adeguamento a tutela della popolazione di Montecastello.
Si ritiene inoltre estendere l’invito oltre che al sindaco del Comune di Alessandria, anche ai sindaci dei comuni presenti in prossimità del Polo chimico».
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All’interno dello stabilimento Syensqo (ex Solvay) di Spinetta Marengo si sono verificate due emergenze in poche settimane.
La prima a inizio agosto con una perdita di acido fluoridrico che ha destato preoccupazione anche tra gli abitanti della zona.
La seconda giovedì scorso, 29 agosto: si sarebbe verificata una perdita di diclorofluoroetilene da uno dei tank dello stabilimento.
La stessa azienda ha spiegato come l’emergenza presso lo stabilimento di Spinetta si sia conclusa alle 11.38.
Dalle prime ore della mattina, si è provveduto al travaso in un altro tank del contenuto, costituito da gas freon con impurezze di acido fluoridrico e cloroformio.
Syensqo ha ribadito che non ci sono stati impatti su cose o persone.
Anche la Prefettura aveva inviato una nota.
«La situazione – hanno sostenuto a conclusione della descrizione dei fatti – è stata seguita anche a fine emergenza, anche con il supporto dei nuclei NBCR dei Vigili del Fuoco di Alessandria e Torino, in attesa del completamento delle ordinarie attività di accertamento delle cause dell’incidente».