Bdsr-Banca dati delle strutture ricettive, c’è anche il Piemonte
Via alla fase sperimentale, fino a fine settembre niente sanzioni
ROMA – Anche il Piemonte, insieme a Emilia Romagna e Valle d’Aosta, entra nella fase sperimentale della Bdsr, la Banca dati delle strutture ricettive. Raggiungendo le 11 Regioni (Abruzzo, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano) che avevano aderito nelle scorse settimane.
Da oggi, quindi, anche i cittadini e gli operatori piemontesi potranno richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci. E, anche, per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili. Per farlo, occorre accedere all’apposita piattaforma online del Ministero del Turismo tramite Spid o Cie.
Bdsr, ora niente sanzioni
Le disposizioni inerenti alla Bdsr saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale. Prevista non oltre il 1° settembre 2024.
In questa prima fase di sperimentazione, quindi, non si incorrerà in sanzioni. Ai cittadini che lo desiderano è consentito di adeguarsi agli obblighi correlati al Cin.