Alessandria, la lotta di Anela per sopravvivere nell’auto precipitata dal ponte
Un'ora di terrore per Anela Veronica Puscasu, rimasta intrappolata nelle lamiere dell'auto precipitata nel Tanaro. Il provvidenziale intervento dei soccorritori la ha salvato la vita
ALESSANDRIA – Lo stridio delle lamiere che si accartocciano, il suono assordante dei freni e delle gomme sull’asfalto e poi il tonfo sordo dell’auto che precipita dal ponte Tiziano, schiantandosi prima contro una barriera e poi contro un’altra.
Due barriere che, però, non sono riuscite a fermare la caduta della BMW, lasciando la vettura precipitare nel vuoto. L’impatto con l’acqua e il fondo del fiume Tanaro è stato devastante. In un istante, Anela Veronica Puscasu si è trovata intrappolata nell’incubo: le lamiere attorno a lei, l’acqua che lasciava pochi spazi per respirare e il tutto nel buio più totale.
In quel silenzio surreale che segue ogni tragico incidente stradale, Anela, 40 anni, ha vissuto i momenti più lunghi e angoscianti della sua vita. Con il compagno – Costantin Agache – accanto, ormai senza vita, lei è rimasta aggrappata alla speranza, lottando per sopravvivere.
Le sirene dei soccorsi hanno squarciato quel silenzio: prima le ambulanze, poi i vigili del fuoco, la polizia, la municipale e i carabinieri. L’auto cade a fiume tra le 22.30 e le 22.45, la donna sarà estratta dai rottami del veicolo alle 23.45. Un’ora interminabile, trascorsa nelle acque basse e limacciose del Tanaro, capovolta, con il corpo in ipotermia, ma la mente ferocemente concentrata su un unico obiettivo: restare viva.
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Un salvataggio disperato e miracoloso
I soccorritori, con sforzi immensi, sono riusciti a raggiungerla. La loro operazione, praticamente perfetta, è stata determinante per salvare la vita di Anela. La barella spinale è stata calata dal ponte e consegnata agli operatori che, immersi nell’acqua, l’hanno liberata dalle lamiere. La donna, pur sotto shock, è rimasta lucida mentre veniva portata a riva. I medici l’hanno seguita attentamente, dal fiume all’ambulanza, stabilizzandola prima di trasportarla d’urgenza all’ospedale di Alessandria.
Ora, Anela Veronica Puscasu è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. La sua lotta per sopravvivere nelle lamiere accartocciate della BMW è un miracolo, un inno alla tenacia e alla forza di volontà. Nonostante il dolore, la paura e le condizioni estreme, è riuscita a resistere, ad aspettare i soccorsi e, alla fine, a vivere.
Un intervento provvidenziale
Il salvataggio di Anela è stato il risultato di una sinergia perfetta tra i vigili del fuoco, i paramedici e tutte le forze dell’ordine coinvolte (almeno una cinquantina di operatori). È stata una battaglia contro il tempo e contro gli elementi, ma alla fine, una vita è stata salvata. Anela, pur ferita e sotto shock, è la testimonianza vivente che anche nelle situazioni più disperate, la vita può trionfare. Nella tragedia, il miracolo di Ferragosto.