Alessandria, i rifiuti e le discariche improvvisate
In periferia, dove sopravvivono i cassonetti, sempre più spazzatura. Servirebbero estremi rimedi...
ALESSANDRIA – “I rifiuti sono la piaga di Alessandria”.
Se Roberto Benigni volesse girare un remake di ‘Johnny Stecchino’ dalle nostra parti, magari troverebbe chi, parafrasando l’ormai celebre citazione, gli direbbe che il principale problema di questa città riguarda la spazzatura.
Non sono il principale problema, molto probabilmente (esattamente come non lo è il traffico per Palermo…), ma di sicuro è un argomento che merita una discussione, partendo da un considerazione generale: di rifiuti se ne producono troppi. E, per averne prova, basterebbe considerare gli imballi di molto di ciò che compriamo (e che, magari, ci porta il corriere…).
Rifiuti: differenziare conviene
Ciò premesso, non sfuggirà che i servizi per lo smaltimento della spazzatura esistono anche da noi. Purtroppo però anche da noi esiste pure la maleducazione imperante.
La filosofia di chi raccoglie i rifiuti è chiara: bisogna differenziare perché sono una risorsa economica. E, se si differenzia bene, la bolletta è più leggera. Il problema di chi gestisce il sistema è stabilire i metodi di racconta, visto che non tutti funzionano ovunque, perché se in centro città il porta a porta è fattibile, quando si ragiona con le periferie è tutto più complicato.
Ad Alessandria, ad esempio i quartieri e i sobborghi viaggiano diversamente dal centro, anche se alcune zone di Cristo e Fraschetta hanno il porta a porta.
L’inciviltà dilaga
In attesa che Amag Ambiente riveda un piano di raccolta rifiuti, non si può non constatare che se i cittadini perseverano nell’inciviltà anche il metodo più efficace del pianeta non sortisce effetti positivi.
Fatevi un giro in periferia. Ad Astuti, ad esempio. Accanto ai sopravvissuti cassonetti dell’indifferenziato ci sono montagne di spazzatura di ogni genere. Alla Grattarola, pure. A Cornaglie, cioè poco oltre San Michele, anche.
Spazzatura in trasferta
Immaginiamo non sia gente del posto (dubitiamo che si voglia così male) ma che a smaltire scriteriatamente sia qualcuno che trova più comodo disfarsi dell’eccesso in modo barbaro piuttosto che utilizzare i servizi a disposizione, compreso quello offerto da Amag Ambiente che, previo accordo, viene a domicilio a ritirare gli ingombranti.
Come si rimedia? Forse con controlli e multe salate, se non bastano le campagne educative. D’altronde, si sa che a mali estremi spesso si fa fronte con estremi rimedi.
Così alla Grattarola, tra Astuti e Quargnento
Infine: per far sì che il problema di Alessandria non sia la spazzatura, a proposito di citazioni viene mente quella del comico Paolo Rossi che più o meno diceva: “Tenete pulito il vostro Paese, portate i rifiuti in Svizzera“.
