Incidente sul lavoro: muore un operaio di 32 anni
Mentre ripristinava l'illuminazione in un capannone gestito da A2A a Quarto d'Asti, Nicholas Colombini è deceduto a seguito di una scarica elettrica. La Procura ha aperto un'inchiesta
QUARTO D’ASTI – A Quarto d’Asti, alle porte della nostra provincia, l’ennesima vittima di un incidente sul lavoro.
Nicholas Colombini, un giovane operaio di 32 anni, è morto ieri sera nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti, dove era ricoverato in condizioni disperate a seguito di un grave infortunio sul lavoro avvenuto sabato scorso.
Colombini, originario di Terni e dipendente di una ditta esterna, stava lavorando al ripristino dell’impianto di illuminazione all’interno di un capannone del polo produttivo gestito da A2A a Quarto d’Asti, quando è stato colpito da una violenta scarica elettrica.
Soccorsi immediati, ma il giovane non ce l’ha fatta
I colleghi di Colombini sono intervenuti immediatamente per prestargli soccorso, e poco dopo è arrivato il personale del 118. Nonostante gli sforzi per salvarlo, il giovane operaio è deceduto ieri sera all’ospedale di Asti.
La Procura ha avviato un’inchiesta per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, mentre lo Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) è già al lavoro per effettuare gli accertamenti necessari.
Reazioni e cordoglio
La morte di Colombini, diventato padre da pochi mesi, ha suscitato profondo cordoglio e indignazione.
Un’altra giovane vita spezzata, a poche settimane da un altro tragico incidente avvenuto sempre sul lavoro, a Castelletto d’Orba.
Sulla vicenda, è intervenuta anche la segreteria Cisl Alessandria-Asti: “Un vero dramma… Una notizia che speravamo diversa. Una vita spezzata, una famiglia distrutta e una sconfitta sociale. Si deve fare di più a tutti i livelli. Formazione, cultura e ispezioni devono assumere una dimensione diversa, mai abbassare la guardia e soprattutto non limitarsi ad alzare l’attenzione solo davanti il dramma. Adesso il nostro abbraccio va alla famiglia e ai suoi bambini”.