Davini: “Lavoriamo per dare ad Alessandria il calcio che merita”
Promozione o Eccellenza? "La logistica e l'ordine pubblico sono priorità, anche per le autorità". Doppio abbonamento e un ruolo per Servili
ALESSANDRIA – Oggi (alle 19) il gruppo squadra della Forza e Coraggio torna in campo per una seduta di lavoro, dal 16 Mattia Greco e il suo staff intensificheranno la preparazione verso Coppa e campionato. Ma quale sarà il futuro prossimo e a medio termine della società. Lo svela l’avvocato Luca Davini in questa intervista.
Perché è nata Forza e Coraggio Alessandria?
Il traguardo finale di questa società è tornare a rappresentare la tradizione dell’Us Alessandria Calcio 1912, patrimonio esclusivo del popolo grigio e della città. Lo sforzo, e si è visto quale è stato fin dai primi atti, è di farlo nel più breve tempo possibile, sempre rispettando le norme e le tempistiche dello sport e, anche, civilistiche.
Quale è stato, è e sarà il ruolo di Luca Davini?
Insieme a Francesco Gambino sono stato fra i promotori di questa iniziativa societaria perché abbiamo avvertito una esigenza, forte, di ripartenza del calcio in città, per dare continuità alla tradizione, alla storia e alla maglia grigia. Sono stato consulente esterno e poi coordinatore del progetto, soprattutto per le relazioni con le istituzioni, con la Figc e le Leghe,
Un ingresso nell’organigramma societario è possibile?
Diciamo che è ipotizzabile, non so ancora con quale ruolo. Nella sostanza credo che continuerò a tenere i rapporti istituzionali, e darò un supporto alle scelte strategiche del management nei diversi ambiti societari.
Un passo indietro a un mese fa, al momento della mancata iscrizione alla D. Cosa è successo?
E’ stata una corsa contro il tempo, lavorando senza pause, perché c’erano scadenze, molto ravvicinate: variazione della denominazione, il nuovo logo, gli accordi con il fornitore tecnico anche per rilanciare lo store online, il progetto per la manifestazione di interesse per il Moccagatta. E, naturalmente, tutto quanto serve per iniziare la stagione, prima squadra e settore giovanile. Niente di scontato, soprattutto in pochi giorni.
Per lo stadio obiettivo centrato, anche se ora serve riportare il manto erboso alla bellezza che lo ha sempre contraddistinto…
Si è perfezionata la presa in consegna temporanea (fino al 30 giugno 2025, ndr) con tutti gli adempimenti richiesti dalla convenzione con il Comune, compresa la stipula dell’assicurazione. Il debutto, in occasione del Torneo Mamma e Papà Cairo, è stato positivo, grazie anche alla grande collaborazione e disponibilità del Comune, sindaco, assessora Oneto e personale.
Non era scontato entrare di nuovo al Moccagatta?
Assolutamente no e devo ringraziare sia chi si è attivato per la riuscita dell’evento. Sia i dipendenti storici dell’Us Alessandria Calcio, che fino all’ultimo giorno, si sono impegnati al massimo per conservare anche lo stadio in perfetto stato, sia il nostro personale ha lavorato 7 giorni su 7 h24 dopo l’affidamento per curare il manto erboso e ripristinare la funzionalità di tutti gli spazi. C’è una nuova centralità, si sta irrigando, presto rivedremo il miglior anto erboso.
Al momento la Forza e Coraggio è una associazione sportiva dilettantistica, funzionale, ma con limiti. Cambierà l’assetto?
Strutturare la società è una delle priorità. Stiamo lavorando per individuare l’assetto societario più consono agli obiettivi e, anche per completare l’organigramma. L’Ho detto fin da subito, si vuole struttura questo sodalizio in maniera professionistica, in tutte le aree, da quella tecnico – sportiva a quella amministrativa, dal marketing alla gestione delle risorse umane, dal ticketing e merchandising alla comunicazione.
Quanto conta il radicamento nel territorio?
E’ fondamentale, e passa attraverso il settore giovanile, la partenza di questo progetto. Da costruire secondo logiche inclusive, perché diventi il principale ‘serbatoio’ per la prima squadra. Vogliamo ricostruire i rapporti con le società della città e del territorio, anche attraverso le affiliazioni, e potenziare la relazione con l’Alessandria Calcio Femminile, orgoglio dello sport cittadino. Dialogheremo con associazioni impegnate nelle politiche giovanili e sociali.
I numeri vi stanno dando ragione?
Avevamo previsto l’allestimento di 14 squadre, oggi siamo a quasi 500 tesserati e le formazioni sono 28. Avremo sicuramente quattro campi: ‘Cattaneo’, ‘Banchero’, Centogrigio, San Michele. E attendiamo l’esito della manifestazione di interesse per il ‘Ferrari’, ex Europa, a cui abbiamo partecipato come Forza e Coraggio.
La risposta dell’imprenditoria locale c’è?
C’è interesse per quanto abbiamo fatto. Ho indicazioni di gruppi imprenditoriali che ci stanno osservando con attenzione, curiosi delle evoluzioni di una iniziativa a cui riconoscono serietà e trasparenza, attestata anche da importanti dirigenti del calcio italiano. Avere relazioni solide conta per far crescere una piazza storica, ma altrettanto importante è conservare, sempre, la nostra identità.
Ma il territorio aiuterà la Forza e Coraggio?
Il calcio, specie a livello provinciale, si fonda su una gestione sana e oculata e su relazioni forti con e tra gli operatori economici del territorio. La squadra deve essere un moltiplicatore di visibilità per soci, investitori e sponsor. Il progetto vuole aprirsi a imprenditori e investitori che, è il nostro auspicio, vogliono essere coinvolti nel percorso per riportare i Grigi nel professionismo.
Spesso chi investe chiede in cambio un ruolo in società. Quale la vostra risposta?
Tutti coloro, io per primo, che si sono impegnati per portare avanti il progetto, in caso di ingressi esterni, sono pronti anche a fare un passo a lato, passare in seconda linea, ma sempre garantendo lo stesso impegno e la stessa passione dimostrata in queste settimane. Tutti vogliamo un ritorno dell’Alessandria sui palcoscenici che merita.
Il rapporto con la tifoseria?
Lo giudico molto buono, con occasioni di dialogo. Credo che il logo, lo stemma, che è stato creato sia davvero il simbolo di questa voglia di ripartenza e rinascita in cui si identificano tutti coloro che ci stanno supportando. E ci auguriamo che l’identificazione sia di tutta la città, già in questa stagione.
Una delle domande più frequente dalla gente grigia: gli abbonamenti?
Stiamo studiando una campagna con due opzioni e due tariffe: la tessera tradizionale e una che, invece, prevede anche una quota supplementare per diventare “abbonato sostenitore”, diventando anzitutto uno di coloro che hanno sostenuto la ripartenza, come nel 1912 tra i soci fondatori della Forza e Coraggio. Per queste persone sono previste iniziative e convenzioni con i commercianti, di tutte le zone della città.
Altra domanda di attualità: dove giocherà la Forza e Coraggio? Perché c’è la voce di un eventuale salto in Eccellenza…
I Grigi hanno un seguito grande, qualche riflessione, in proposito la stanno facendo le autorità competenti, per capire come gestire, per la logistica e l’ordine pubblico, le trasferte. Ci sono, nel girone, impianti che faticherebbero ad accogliere la tifoseria che, però, ha il diritto di vivere, sugli spalti ogni gara. Questo è un aspetto di primaria importanza, che stiamo monitorando, sia noi, sia le autorità, con grandissima attenzione. E richiede soluzioni in tempi brevi.
Cosa succederà allora?
La maglia grigia e il seguito di tifosi e appassionati che chi indossa questa divisa sa trascinare non hanno categoria. Alessandria ha nulla da invidiare alle grandi piazze del calcio italiano.
Un giudizio sulla squadra?
Si sta operando con le risorse di una società nata, di fatto, meno di un mese fa. Ci sono stati cinque innesti, c’è una buona risposta degli sponsor. Adesso è il momento che tutto il tessuto imprenditoriale si attivi e dimostri di avere a cuore la società più importate della città, non solo dal punto di vista sportivo. Uno degli obiettivi è creare un consorzio di sponsor, che in altre piazze ha funzionato bene.
Un’ultima domanda: ci sarà un ruolo per Servili, ‘bandiera’ che si sente ormai alessandrino e grigio per sempre?
Con Andrea ho avuto alcuni confronti. Per lui ho in mente un ruolo importante e, anche, un progetto da sviluppare. Ci rivedremo nell’ultima settimana di agosto.