La Lega contesta Amag: cifre e gestione sotto accusa
Gli esponenti del Carroccio criticano la multiutility per aver assunto un ruolo politico e sollevano dubbi sulla trasparenza delle consulenze, richiedendo chiarimenti su oltre 1,8 milioni di euro
ALESSANDRIA – La vicenda che vede contrapposti il Gruppo Amag e la Lega di Alessandria si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo il comunicato divulgato questa mattina dalla multiutility alessandrina, in cui l’azienda ha risposto agli attacchi provenienti dal centrodestra, la Lega ha replicato con un comunicato stampa diffuso oggi pomeriggio, l, nel quale critica aspramente le recenti dichiarazioni dell’azienda.
Secondo la Lega, Amag, una società pubblica che dovrebbe mantenere un ruolo super partes, avrebbe assunto un atteggiamento politico nelle sue comunicazioni, mettendo in discussione la legittimità delle critiche ricevute. Il gruppo politico ha espresso sorpresa per i toni utilizzati da Amag e ha sottolineato che il compito della società non dovrebbe includere la partecipazione alle dinamiche politiche locali.
Critiche sui numeri e trasparenza
La Lega ha contestato i dati presentati da Amag, accusando la società di incoerenza nelle cifre fornite riguardo alle consulenze esterne. In particolare, ha richiamato l’attenzione su una serie di link ufficiali forniti dallo stesso gruppo Amag, che elencano le consulenze assegnate nel 2023, per un totale di oltre 1,8 milioni di euro.
La questione è ulteriormente complicata dalla figura della nuova presidente di Amag, di cui la Lega mette in discussione l’indipendenza rispetto alle società di consulenza che hanno ricevuto incarichi diretti dalla multiutility.
Il partito ha anche evidenziato il mancato recupero di crediti significativi da parte di Amag Reti Idriche, sottolineando che i risultati ottenuti sono inferiori alle aspettative.
Questioni legali e anticorruzione
Un altro punto sollevato dalla Lega riguarda la correttezza delle procedure di assegnazione degli incarichi alle società di consulenza. Il centrodestra ha richiesto che gli atti relativi agli affidamenti diretti, riconducibili alla nuova presidente, vengano trasmessi all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) e alla Corte dei Conti del Piemonte.
Tuttavia, la maggioranza consiliare ha votato contro questa richiesta, suscitando preoccupazioni per la trasparenza e la correttezza nella gestione dell’azienda. Il partito ha ribadito che la trasparenza deve essere una priorità per Amag, vista l’importanza dei servizi pubblici forniti dalla multiutility ai cittadini di Alessandria e dei comuni limitrofi.