Luca Rolandi: in un libro i dieci anni di Papa Francesco
NOVI LIGURE — Sabato 2 dicembre alle 10.30, alla biblioteca di via Marconi 66 a Novi Ligure, verrà presentato il…
ALESSANDRIA – Gian Guido Folloni è stato direttore di Avvenire dal 1982 al 1990, ha lavorato per RAI Uno a programmi tra i quali ‘Uno mattina’, ‘Trent’anni della nostra storia’, ‘Il supplemento’. Dal 1994 è stato Senatore della Repubblica nella XII e XIII legislatura, ricoprendo nel 1999 la carica di Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Successivamente ha assunto la presidenza di ISIAMED, ente internazionalistico, carica che ricopre tuttora.
Un uomo moderato, legato alla tradizione politica cattolica, che ha una grande esperienza politica a livello nazionale e internazionale. Non è pertanto da sottovalutare L’allarme che lancia sull’incapacità dell’UE di affrontare questo cambiamento d’epoca (secondo la felice espressione di papa Francesco) nel suo nuovo volume ‘L’era post americana. Il silenzio dell’Europa’ (Guerini e Associati).
Luca Rolandi: in un libro i dieci anni di Papa Francesco
NOVI LIGURE — Sabato 2 dicembre alle 10.30, alla biblioteca di via Marconi 66 a Novi Ligure, verrà presentato il…
Folloni ci mostra come il re sia nudo. L’Europa di fronte alle grandi crisi contemporanee appare incapace di svolgere un ruolo propositivo, rassegnandosi di fatto a una posizione subordinata agli Stati Uniti, a loro volta incapaci di comprendere le ragioni dei mutamenti in corso.
Denatalità, economia sempre più in affanno produttivo, grandi disuguaglianze e ceti medi in difficoltà crescenti: l’Occidente si trova in una situazione di impasse a cui non sa rispondere. E così è anche per gli scenari internazionali: non c’è una vera risposta politica di fronte alla sfida dei Brics, delle nazioni emergenti di altri continenti, un tempo subordinate politicamente ed economicamente all’Occidente.
Così si sceglie di optare per la guerra e la tecnologia militare, sperando di esorcizzare la paura di perdere il ruolo e il primato un tempo conquistati. E intanto da liberali e aperti al mondo, ci riscopriamo xenofobi e costruiamo muri. Le nostre democrazie rischiano di tramutarsi in oligarchie chiuse e ottuse.
Folloni ci offre un ritratto spietato della crisi europea di questi anni ma il suo è un intento costruttivo. Un invito a immaginare un mondo e una politica diversi, che ci riportino a uno sviluppo più equilibrato e lontano da tentazioni belliciste.
SEGUI ANCHE:
Folloni