Locci (FdI): "Maggioranza in imbarazzo su Amag"
ALESSANDRIA - "Maggioranza in imbarazzo su Amag. Tanto da spaccarsi sul 'no' alla proposta di trasmettere gli atti all’Anticorruzione". Queste…
ALESSANDRIA – L’assessore alle Partecipate, Giorgio Laguzzi, risponde alla polemica del capogruppo di FdI, Emanuele Locci, sul Gruppo Amag. Uno scontro acceso già nel Consiglio comunale di ieri a Palazzo Rosso.
“Le parole del consigliere Locci sembrano essere quelle di uno che si fa un domanda, si dà una risposta da solo e, non ancora pago, decide infine anche di applaudirsi. – sottolinea l’esponente della Giunta Abonante – Come chiarito già in occasione del Consiglio comunale di ieri e della scorsa settimana, la nostra Amministrazione è quella maggiormente a favore della trasparenza della gestione del gruppo Amag. E di una riorganizzazione per migliorarne l’efficienza”.
“Il nostro modo di fare politica non è solo di annunciare questo a parole, ma soprattutto di agire, perché ciò ci chiede la cittadinanza alessandrina. Proprio per questo infatti, come già abbiamo ribadito più volte, abbiamo scelto di affiancare alle competenze tecniche dell’Ad Emanuele Rava alla guida del gruppo, una manager come l’ingegner Franzino. Figura di indiscusso livello, passata da Olivetti, Finmeccanica e Ansaldo Energia, giusto per citare alcuni importanti ruoli ricoperti”.
Non solo: “Sulle questioni di incompatibilità i dettagli sono stati chiariti proprio dal Segretario generale, in perfetta sintonia con il sindaco Abonante e tutta l’Amministrazione comunale. Sulle questioni contrattuali altrettanto. Fermo restando che tutti gli atti sono sempre al vaglio di qualsiasi verifica gli organi di controllo di Amag, del Comune o esterni possano fare”.
Locci (FdI): "Maggioranza in imbarazzo su Amag"
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“Ad esempio – aggiunge Laguzzi – gli atti di indirizzo proposti dalla nostra Giunta e approvati grazie al grande lavoro di tutti i consiglieri della nostra maggioranza nel primo semestre di quest’anno hanno permesso di correggere alcuni rilievi negativi che proprio il Mef aveva fatto sulla gestione targata centrodestra precedente alla nostra. Il consigliere Locci sa bene che il voto contrario alla sua mozione era riferito alla volontà politica di insinuare dubbi sulla trasparenza dell’ingegner Franzino. La trasparenza si applica quotidianamente con il nostro agire, non si strumentalizza per fini politici”.
“Infine – conclude – mi pare che il consigliere di Fratelli d’Italia si sia accorto che davanti a una maggioranza che ha votato contro ampiamente alla sua mozione strumentale si è ritrovato con una minoranza non solo spaccata, ma proprio che non pare averlo seguito. Viste le assenze di importanti esponenti in vari gruppi consiliari di minoranza al momento del voto”.