Tragedia sul lavoro, la Cgil chiede azioni concrete
La reazione della Cgil
SILVANO – La Cgil ha già fatto sentire la sua voce. Era residente a Silvano d’Orba il giovane che nella giornata di ieri ha perso la vita a causa dell’incidente che si è verificato alla Im, azienda del settore del pallet, collocata a Castelletto d’Orba a pochi chilometri di distanza.
Per accertare con precisione la dinamica dei fatti sono al lavoro Carabinieri e tecnici del servizio di prevenzione e sicurezza dell’Asl Al. Nel frattempo ad interrogarsi nei due paesi sono tante persone che hanno potuto conoscere la vittima. L’Ovadese torna a fare i conti con le morti sul lavoro a poco più di sette anni da due tragici eventi verificatisi in soli pochi mesi.
E se nell’immediato una reazione è arrivata dalle parti politiche a voler fare chiarezza sono anche i rappresentanti delle sigle sindacali presenti in provincia preoccupate per i numeri di questo 2024.
Dolore e rabbia
Silvano d’Orba si sta mobilitando per quanto accaduto a un giovane molto apprezzato. Nel frattempo nella mattinata di oggi a muoversi è stata la Cgil. “Siamo stanchi di piangere e comprendere – si legge nella nota ufficiale – E non ci vogliamo rassegnare. Esprimiamo il nostro dolore e il cordoglio della nostra organizzazione alla sua famiglia, ai compagni di lavoro e alla comunità di Silvano d’Orba che lo aveva accolto”.
E ancora: “Ahmed Md Arif, di soli 22 anni, è l’ennesima morte sul lavoro. Vogliamo vivere nella Repubblica democratica fondata sul lavoro, vogliamo poter tornare a casa sani e vivi dopo una giornata di lavoro, vogliamo essere considerati risorsa fondamentale dello stato e per questo tutelati, vogliamo avere diritto di cittadinanza anche sul posto di lavoro, qualsiasi posto di lavoro. Un ragazzo che vola da cinque metri di altezza e muore non deve essere possibile. Pretendiamo azioni concrete di prevenzione e contrasto a tutto ciò che produce questo dramma nazionale”.