Alessandria Calcio, Benedetto: “L’avvento di Molinaro fatto politico”
Nuovo capitolo, social, della guerra contro Abonante, Rossini "e la sinistra illiberale"
ALESSANDRIA – Più che una schermaglia, con parole spesso buttate a caso, senza conoscerne il vero significato, l’ennesimo confronto sull’Us Alessandria Calcio assume i toni di una tragicommedia, in cui si usa il nome dei Grigi a sproposito.
La premessa è l’uso sistematico (anzi, l’abuso) dei social da parte dell’ex presidente Enea Benedetto, che ha individuato in Giorgio Abonante e Cesare Rossini i responsabili delle ultime vicende dei Grigi, compresa la mancata iscrizione alla D e la revoca della concessione del Moccagatta.
Frase incriminata nel suo primo post: “il sindaco e l’avvocato Rossini hanno voluto questo passaggio di mano a Molinaro e Maione, garantendo loro forza economica e liceità globale”
Il Comune, con una nota del primo cittadino, già ieri ha annunciato querela, che sarà presentata domani.
Alessandria, caso senza fine
E Benedetto che fa? Risponde, sempre sui social e, peraltro, resta misterioso il perché la Federcalcio permetta a un soggetto inibito di poter disquisire liberamente in materia calcistica ignorando anche ogni più elementare policy del social stesso.
Cosa sostiene l’ex presidente? Anzitutto confonde l’ufficio legale del Comune con l’Avvocatura dello Stato che, meglio puntualizzarlo, ha compito di consulenza giuridica e di difesa delle amministrazioni statali. Statali, non comunali.
Poi cita l’incontro del 23 e 24 settembre 2023, promosso a suo dire dal primo cittadino, a Palazzo Rosso, in cui torna alla ribalta anche Alain Pedretti, oltre al “trio delle meraviglie” (Molinaro, Maione e Corda, peraltro il terzo mai nominato, chissà perché). E si sostiene che Rossini avrebbe “garantito l’affidabilità economica e la liceità dell’operazione Molinaro”.
A quell’incontro, però, giova ricordarlo, Benedetto non era presente, perché al mattino, in uno studio notarile, aveva provato a cedere le sue quote, smentendo poi l’operazione.
Parla di “vilipendio alla bandiera“: quale, quella italiana o quella grigia verso la quale non si può certo dire che la condotta dell’ex presidente sia irreprensibile, visto che c’è una indagine della Guardia di Finanza sui crediti Ace, che ha portato, da parte della Procura della Repubblica, al blocco dei conti dell’Alessandria e si annunciano altri provvedimenti?
Benedetto si sentirebbe “capo espiatorio”: parla di “amicizia monegasca” tra Abonante e Pedretti (ma non erano i due soci del copatronage ad avere incontri in Costa Azzurra?), di bavaglio nei suoi confronti.
“E di chiunque si permetta di uscire dal gregge per ravvivare la memoria dei propri concittadini”. Concittadini di chi? Benedetto non risulta residente ad Alessandria.
“Io ho iscritto la squadra”
Sostiene Benedetto: “Io ho iscritto la squadra al campionato di serie C e riportato il club in carreggiata apportando inevitabili tagli ai costi”. Già, ma nell’estate 2023 tutti ricordano come si arrivò, in extremis, a coprire i 350mila euro di fideiussione e viene da chiedere quali sono i taglia fatti. Licenziando in tronco alcuni dipendenti che poi hanno fatto causa, vincendola?
Ovviamente ce n’è anche per Molinaro e Maione, “imprenditori illuminati introdotti dall’Alessandria che conta, che hanno distrutto tutto e non hanno iscritto la squadra nemmeno a un campionato dilettantistico“. Sui conti dedicati dell’Alessandria che sono stati bloccati, però, silenzio.
Così Benedetto si erge a paladino del centrodestra, contro la sinistra “illiberale, inefficace nella gestione dei momenti di crisi e inadatta alla gestione della cosa pubblica”. Se alla querela del Comune se ne aggiungeranno altre non ci sarà da stupirsi, e fra i ‘colpevoli’ , a suo dire, c’è anche il Movimento 5 stelle.
Ostinato Benedetto insiste con l’Avvocatura dello Stato e scivola su una buccia di banana: citando il Novara e l’azione del sindaco Canelli, nell’estate 2021. Dimenticandosi, però, di raccontare di essere stato denunciato dall’amministrazione comunale novarese, per avere presentato bozze di fideiussioni mai erogate dall’istituto di credito indicato.
La Fc e il Moccagatta
Ce n’è anche per la Forza e Coraggio Alessandria, “una squadra che fino a poche settimane fa era in Prima Categoria. Svilente e imbarazzante che rappresenti il calcio in Alessandria”. I dirigenti del club promosso a inizio maggio, due mesi e mezzo fa, con oltre 35 anni di storia, valuteranno anche loro come tutelarsi.
Ma è la frase finale che testimonia il disegno iniziato oltre un anno fa. Quando Benedetto parla di “10 milioni di euro spesi dalla società grigia per ristrutturare il Moccagatta e per la gestione quotidiana“.
“Dopo anni di investimenti può essere revocata la concessione?” si chiede. Imputando all’avvocato Grattarola, “storico amico di Abonante” (così la definisce), di fare opposizione nonostante le somme investite.
Chi le ha investite, e non sono 10 milioni peraltro ci sono documenti che lo attestano, è ben noto al popolo grigio.
Ah, a Enea Benedetto giova ricordare che l’Us Alessandria è 1912 e non 1913. Così, tanto per dire.