“Memoria dimenticata”, ultima puntata sulla rivolta del ’74
Il progetto di LaV Comunicazione sui fatti accaduti in carcere quarant'anni fa
ALESSANDRIA – “Il giorno dopo” è il titolo della sesta e ultima puntata di “Memoria dimenticata“, online da oggi, venerdì 19 luglio.
La docuserie, che racconta la rivolta al carcere di Alessandria del 9 e 10 maggio 1974, è stata realizzata da LaV Comunicazione, casa di produzione della Diocesi di Alessandria. Obiettivo, ripercorrere quei drammatici giorni a distanza di 50 anni.
“Memoria dimenticata”, puntata numero 6
“Dopo gli aiuti delle istituzioni locali e nazionali, la fine del processo a Everardo Levrero e l’intitolazione di alcune vie cittadine, si spengono i riflettori su questa storia. Dopo l’attenzione, anche mediatica, su quella tragedia, è come se Alessandria e l’Italia volessero dimenticare quei due giorni al carcere “Don Soria”, sottolineano gli ideatori del progetto.
“Perché ci siamo dimenticati di fare memoria? Perché abbiamo dimenticato di ricordare chi, in quel 9 e 10 maggio 1974, ha perso la vita? La chiusura di questa docuserie, allora, vuole essere un ricordo delle vittime della rivolta. E di come la loro esistenza, la loro umanità sia presente ancora oggi, 50 anni dopo, nella vita di chi le ha conosciute o di chi le incrocia per la prima volta. Ascoltando le testimonianze dei familiari delle vittime si comprende come, dopo la rivolta, per loro non è stato un ripartire, ma un ricominciare da capo. Cosa rimane delle ferite lasciate dalla rivolta? Che ne è stato del loro giorno dopo?”
“Lavoro di oltre un anno e mezzo”
«Siamo arrivati all’ultima puntata della nostra docuserie: i sei episodi sono usciti in circa due mesi, ma il lavoro complessivo è durato oltre un anno e mezzo. – racconta Enzo Governale, direttore e produttore di “Memoria dimenticata” e direttore della Comunicazioni sociali della Diocesi di Alessandria. – È stato un lavoro importante per noi, perché abbiamo provato ad ascoltare e accompagnare chi ha vissuto e vive, ogni giorno, il dolore di aver perso un proprio caro”.
“Oggi, a distanza di 50 anni, quel dolore, che magari si è affievolito, è ancora presente e forse non andrà più via. Ma nonostante ciò, era necessario tornare a parlare di questa storia. Per guardare negli occhi e affrontare quelle ferite, e poi per provare a prendersene cura. Questo, per noi, è il senso della comunicazione e del nostro lavoro in “Memoria dimenticata”»
«Lavorare a “Memoria dimenticata” ci ha riservato molte sorprese. – aggiunge Alessandro Venticinque, autore della docuserie e giornalista di Voce Alessandrina. – Non solo durante la raccolta di materiale e interviste, ma anche dopo l’uscita delle prime puntate. Sono stati in tanti a mettersi in contatto con noi: alcuni hanno portato la loro preziosa testimonianza all’interno della docuserie, altri ci hanno fornito dettagli importanti. Diversi si sono incuriositi, e molti altri hanno mostrato il loro apprezzamento verso questa iniziativa. Sinonimo di interesse e vicinanza nei confronti di una storia che, apparentemente, sembrava ferma e impolverata da 50 anni, ma che parla a tutti noi. Ancora oggi».
Dove guardare
“Memoria dimenticata” è un progetto dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Alessandria in collaborazione con la Direzione degli Istituti penitenziari alessandrini. E realizzato da LaV Comunicazione grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
È possibile seguire “Memoria dimenticata” sui social di LaV Comunicazione e su questo sito, ma anche sul canale YouTube “laV Edizioni”.