Microplastiche: l’Aou Al e una ‘rete’ con quattro regioni
Le basi al termine dell’incontro svoltosi ad Alessandria. Convolti Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Liguria
ALESSANDRIA – Creare le basi per la costituzione di una rete interregionale (Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria) che affronti in maniera multidisciplinare la tematica microplastiche e salute.
Ecco l’obiettivo del workshop che si è svolto la settimana scorsa all’interno dell’Aou Al al termine dell’incontro “Nefroplastics – La ricerca delle microplastiche in nefrologia”.
Evento che ha visto gli interventi moderati da Marco Quaglia, Direttore della Nefrologia e Dialisi dell’Aou Al, e Alessandro Croce, Coordinatore della Ricerca del Dairi. Dopo la presentazione del Centro Studi Patologie Ambientali da parte del direttore Marinella Bertolotti e della Ssd Laboratori di Ricerca da parte del coordinatore della ricerca Francesca Ugo.
Microplastiche, che fare?
Tanti e qualificati i relatori. Vediamoli:
- Sebastiano La Maestra, Professore associato del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova, ha trattato dell’Inquinamento ambientale e microplastiche: un problema emergente in sanità pubblica.
- Pasquale Esposito, Professore associato del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università di Genova, si è invece soffermato sul Riscontro MPs nell’ uomo: lo stato dell’arte e la nostra esperienza di ricerca di MPs nel rene e nelle urine.
- Edoardo La Porta, Dirigente medico del Laboratorio Nefrologia Molecolare, Centro Dialisi dell’Irccs Istituto Giannina Gaslini di Genova, ha trattato le Evidenze della tossicità di MPs nell’uomo e proteomica su cellule tubulari renali.
- Daniele Mandrioli, direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna (“L’importanza degli studi tossicologici nella valutazione degli effetti sulla salute delle microplastiche”).
- Daniela Verzola del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università di Genova (“Effetti delle MPs sul tessuto renale”).
- Stefania Federici, Professore associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale, Università degli Studi di Brescia (“Analisi di microplastiche in diverse matrici e le opportunità di networking europeo”).
Proprio la professoressa Federici ha illustrato le opportunità date dalle attività di networking europeo. E, in particolare, i vantaggi offerti dalle Cost (acronimo di European Cooperation in Science and Technology) actions. Ovvero, progetti di networking di ricerca europei che favoriscono lo scambio di informazioni e idee tra ricercatori provenienti da diversi Stati.
Le Cost action in essere
Tra le Cost action attive, una è dedicata anche ai temi della ricerca sulle microplastiche. S’intitola “Plastics monitoRIng detectiOn RemedIaTion recoverY – Priority” e comprende oltre 500 ricercatori provenienti da 48 nazioni. Acion chair di questa azione è la stessa professoressa Federici.
Il workshop ha coinvolto al termine dell’incontro i relatori e ricercatori del Dairi afferenti al Centro Studi Patologie Ambientali e alla Ssd Laboratori di Ricerca. E ha messo al centro della costituenda rete interregionale i networking di ricerca europei.
Individuando gli obiettivi di un protocollo di studio multicentrico finalizzato a individuare, identificare e quantificare, con diversi approcci laboratoristici, le microplastiche eventualmente presenti in materiali biologici (sangue, urine) di pazienti sottoposti a dialisi.