Quattordio e Felizzano, cronaca di un disastro
QUATTORDIO - Felizzano e Quattordio sono paesi uniti da un paio di chilometri di strada, una (quasi) nuova pista ciclabile,…
FELIZZANO – Quella dei Dominici, a Felizzano, è un’azienda da record negativo. Ne scriviamo tra poco. Sappiate che è circondata da orti distrutti orti, boschi di pioppi scorticati, barbatelle, ovvero le piantine destinate a diventare viti, annegate nel fango.
Se ne accorgerà anche l’assessore regionale all’agricoltura, Paolo Bongioanni, che la Cia ha invitato qui, dove i fratelli Dominici sono leader nell’orticoltura. L’appuntamento è per oggi alle 15.15, davanti a questi campi al confine con Quattordio, in questi capannoni ben conosciuti da molti acquirenti di frutta e verdura.
Per un po’ dovranno rivolgersi altrove. Roberto Dominici è sconsolato: “Nel 2017, subimmo una grandinata analoga. Anche allora perdemmo tutto, anche allora arrivò un assessore a verificare i danni. Non abbiamo mai preso un euro, neanche dopo le alluvioni che, dal 1994, sono state una dozzina. Credo che nessuno, in provincia, possa vantare un simile record”.
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Dominici lavora coi fratelli Diego (che sta con lui nei campi) e Michelangelo (l’addetto alla vendita). Avrebbe voluto mollare tutto già sette anni fa, quando la grandine fu fatale: “Mio padre ci disse che gli agricoltori non si arrendono mai. E allora continuammo”.
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Lungo la strada sterrata (anzi, ora è infangata) che costeggia la ferrovia e che collega Quattordio a Felizzano, si vedono benissimo i pioppi decapitati, sventrati, distrutti.
Dalle parti dei molini Valente, giacciono nel fango migliaia di barbatelle che non diventeranno vite. Sono bastati venti minuti di grandine e bufera, domenica pomeriggio, a vanificare il lavoro di mesi.
Non mollano, gli agricoltori. Ma un po’ stanchi lo sono.