A San Salvatore, dove Modugno vuol dire pizza
SAN SALVATORE MONFERRATO - Modugno non vuol dire musica, ma pizza. Almeno a San Salvatore Monferrato. Ieri, la cittadina ha…
SAN SALVATORE MONFERRATO – Straordinario riconoscimento per la Fratelli Pancot, nota impresa edile di San Salvatore Monferrato.
L’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, l’Unhcr, ha istituito dal 2017 un riconoscimento per le aziende che sono impegnate con le loro attività produttive nel coinvolgere e inserire nel mondo del lavoro persone rifugiate, attraverso il programma ‘Welcome’.
Ogni anno a Roma si svolge la premiazione per enti e imprese che si sono distinte nei percorsi di inclusione, non solo come esperienza temporanea, ma proprio avviando queste persone a una vita lavorativa, con la soddisfazione e fidelizzazione di queste persone che vengono a tutti gli effetti incluse tra i propri dipendenti.
Quest’anno tra le aziende premiate, e tra grandi gruppi e marchi come Ovs, Riello, Mutti, Gruppo Generali, c’è anche l’impresa di costruzioni Pancot Fratelli Srl di San Salvatore Monferrato, nata nel 1975 con Celeste Pancot che oggi è ancora in azienda con i figli Gianluca e Marco. Aderendo a questo progetto l’impresa non solo ha attinto dalla Scuola Edile personale per gli stage, ma è arrivata ad avere tre lavoratori che terminato il percorso e ottenute le necessarie abilitazioni, si sono poi fermati in azienda.
A San Salvatore, dove Modugno vuol dire pizza
SAN SALVATORE MONFERRATO - Modugno non vuol dire musica, ma pizza. Almeno a San Salvatore Monferrato. Ieri, la cittadina ha…
C’è una soddisfazione lavorativa nelle parole di Gianluca Pancot che, proprio con uno di questi dipendenti, è andato a ritirare il riconoscimento a Roma alla Luiss. «L’importanza del lavoro è fondamentale – dice – è un motore potentissimo perché dà a queste persone, autonomia, dignità, soddisfazione, è un progetto che crea vantaggio a tutta la nostra società non solo alle aziende e alle persone coinvolte».
Si insegna un mestiere, si vedono crescere questi lavoratori, emergono le loro capacità e la voglia di lavorare e il riconoscimento consegnato dall’Unhcr tiene conto anche della trasformazione in lavoro dipendente a tutti gli effetti. Una bella soddisfazione per l’impresa sansalvatorese che si avvicina ai suoi cinquanta anni di attività.