Glifosato: dopo la denuncia di Locci, botta e risposta col M5S
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ALESSANDRIA – Sull’Amag, interviene pure Emanuele Locci, capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune ad Alessandria.
Riferendosi all’amministratore delegato Rava, Locci spiega: “Si dimentica di dire che negli ultimi 12 anni Amag è stata amministrata per 9 anni da amministratori di centrosinistra e per soli 3 anni da amministratori di centrodestra, insediati in Amag Spa a fine giugno 2019 (mentre in Amag Reti Idriche e Reti Gas insediati a fine dicembre 2019) ereditando un numero complessivo di dipendenti di 348 mentre al 31/12/2022 era di 372, un incremento di 24 dipendenti di cui 9 trasferiti nell’anno 2022 da Alegas ad Amag Spa e 15 per i quali è cessato il rapporto nel corso dell’anno 2023 per un totale di 348 dipendenti, esattamente la stessa dotazione lasciata dalla gestione del centrosinistra”.
L’esponente di centrodestra aggiunge: “Nel corso del 2023 gli attuali amministratori hanno già assunto 7 nuovi dipendenti. Non dimentichiamo poi che sono stati assunti in Amag dal governo di centrosinistra, quando Abonante era assessore alla partecipate, ben 81 dipendenti”.
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Continuando coi numeri, Locci spiega: “Parliamo ora dei costi riferiti a promozioni ed assegni al personale. Il costo del personale che è andato in pensione o è stato dimissionario negli anni 2021-2022-2023 e che ha avuto una promozione ad personam nel corso del 2020-2022 era di 960.000€ mentre la spesa per promozioni e assegni ad personam di questo personale negli anni 2020-2021-2022 ammonta a 299.623 €: il totale risparmiato è dunque di 660.307€. Per ora mi limito a dire che piuttosto che improvvisare improbabili ricostruzioni sulla gestione di Amag del centrodestra, il management dell’azienda farebbe bene a concentrarsi sull’incapacità dimostrata nella gestione del gruppo in questi ultimi due anni di nuovo ciclo di centrosinistra che ha già portato al licenziamento dell’amministratore unico di Amag Reti Idriche scelto da loro che ha rivolto al management ed all’amministrazione gravi e circostanziate accuse, alle dimissioni dell’ad di Amag Biestro e a quelle del presidente Perissinotto, entrambi sempre voluti dal sindaco Abonante”.
“Ora – è la chiosa di Locci – affidarsi con fede quasi religiosa ad una società di consulenti, non solo ignorando le perplessità espresse dalle rappresentanze dei lavoratori ma addirittura cedendo la presidenza del Gruppo a chi la società di consulenti l’ha finora guidata, mi sembra la resa di chi non sa cos’altro fare di fronte all’evidenza di un’assoluta incapacità di amministrare tanto le aziende del gruppo Amag quanto la città di Alessandria. Ho visto che il totale delle consulenze delle aziende dell’intero gruppo Amag nel 2023 ha superato 1,8 milioni di euro: forse Rava dovrebbe spiegare la necessità del continuo ricorso a spese di consulenze invece che minacciare querele a chi fa dichiarazioni politiche che non gli piacciono”.
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